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Bisceglie ricorda Papagni, vittima delle foibe

Bisceglie ricorda Papagni, vittima delle foibe

Cerimonia dinanzi alla casa in cui l'uomo visse

BISCEGLIE, 10 febbraio 2024, 12:36

Redazione ANSA

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Una corona di alloro con il nastro tricolore posata sul muro che custodiva la sua famiglia, i suoi affetti, la sua vita. Le note del silenzio per non dimenticare chi ha visto terminare la sua esistenza in modo brutale. Bisceglie, città a nord di Bari, questa mattina ha voluto ricordare un suo concittadino Antonio Papagni, "vittima del massacro delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale", si legge nel documento con cui lo Stato italiano lo riconosce tra chi è morto nel dramma delle foibe. Si tratta di una tragedia che rappresenta "una delle pagine più buie e tragiche della nostra storia e anche Bisceglie ha pagato il suo pesante tributo con la morte di Antonio Papagni che oggi con trasporto e commozione ricordiamo stringendoci ai suoi parenti", ha detto il sindaco della città, Angelantonio Angarano. Nato nel 1918, Papagni era aviere scelto di governo e guardia di pubblica sicurezza della questura di Trieste. Aveva 27 anni quando fu dichiarato disperso. Si pensa sia stato "presumibilmente gettato nella foiba di Basovizza", è stato riferito durante la cerimonia a cui hanno partecipato anche Monique e Giovanni Papagni, nipoti di Antonio. "La memoria non deve però essere fine a se stessa ma deve indurci a non ricadere negli stessi errori - ha continuato Angarano - Dobbiamo trasmettere ai giovani il senso di questa giornata affinché siano strenui difensori di libertà, uguaglianza e democrazia, promotori di convivenza civile, portatori di pace".
   

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