Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Emiliano scrive a Meloni, 'paghiamo noi l'indotto' ex Ilva

Emiliano scrive a Meloni, 'paghiamo noi l'indotto' ex Ilva

'Serve deroga aiuti Stato e ok a uso avanzo di amministrazione'

BARI, 07 febbraio 2024, 19:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il governatore della Puglia Michele Emiliano, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, proponendo che sia la Regione a pagare "i debiti di Acciaierie d'Italia verso le imprese tarantine dell'indotto: siamo disposti a mettere a disposizione la nostra liquidità derivante dagli avanzi vincolati - spiega Emiliano - come abbiamo fatto durante la pandemia e per la crisi ucraina". La Regione quindi ribadisce la propria disponibilità "a mettere in campo misure ad hoc per consentire a queste imprese di non fallire, previa concessione da parte del governo di apposita deroga alla disciplina degli aiuti di Stato, e dell'autorizzazione con legge dello Stato all'utilizzo dell'avanzo derivante dal risultato di amministrazione della Regione Puglia".
    Da settimane gli imprenditori dell'indotto settimane protestano in presidio davanti allo stabilimenti di Taranto.
    Emiliano evidenzia la necessità di "non far fallire queste imprese che non vengono pagate dalla società franco-indiana affittuaria dal governo italiano del ramo di azienda che gestisce l'acciaieria di Taranto".
    "Investiamo miliardi di euro di fondi nazionali ed europei per far nascere nuove realtà produttive - prosegue Emiliano - e non si comprende perché il governo dovrebbe far fallire, senza far nulla, le imprese dell'indotto alle quali non vengono pagati i crediti da parte di un'azienda della quale è socio il governo stesso". "Se così fosse - evidenzia - si tratterebbe della seconda volta in pochi anni in cui il governo sottrae alle imprese tarantine centinaia di milioni di euro dichiarando l'amministrazione straordinaria delle aziende che hanno gestito l'acciaieria per conto dello Stato italiano. Sarebbe una situazione inaccettabile".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza