"È il momento di un decreto salva
Taranto, non di altri interventi normativi a favore di
ArcelorMittal, per questo insieme alle parti sociali e ai
sindaci ionici manifesteremo in maniera eclatante il nostro
dissenso a Roma il prossimo 11 gennaio". Così il sindaco e
presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, al
termine dell'incontro tra sindacati Fiom, Uilm e Usb ed enti
locali che si è tenuto nel Salone degli Stemmi dell'ente
provinciale sulla vertenza ex Ilva. "Il mondo del lavoro e il
territorio, all'unisono, inviano al Governo - ha spiegato
Melucci - un messaggio forte e chiaro: nessun ulteriore prestito
pubblico ad ArcelorMittal deve essere erogato, in qualunque
forma, in difetto di garanzie per i lavoratori diretti ed
indiretti, come pure di prospettive per la città".
Melucci ha ricordato "le recenti affermazioni pubbliche del
Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Ci
aspettiamo cioè che il prossimo Consiglio dei ministri tenga
nella più alta considerazione il grido di allarme e disperazione
di lavoratori e cittadini ionici, occorre interrompere ogni
sostegno dello Stato ad un operatore privato che si è dimostrato
capace solo di sgradevoli ricatti ed azioni incostituzionali".
"Ora - ha concluso - occorre lavorare tutti insieme per un piano
industriale finalmente al servizio della comunità, sicuramente
riequilibrando in tempi rapidi la governance in favore del socio
pubblico di Acciaierie d'Italia".
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