La Procura di Lecce ha chiesto il
rinvio a giudizio per il pm di Bari Michele Ruggiero, accusato
di falso ideologico con riferimento alla presunta falsificazione
del verbale di un testimone nell'ambito di un procedimento
risalente a quando era in servizio alla Procura di Trani. Il
presunto falso verbale fu posto a fondamento dell'arresto per
tentata concussione dell'allora vicesindaco di Trani Giuseppe Di
Marzio, il quale nel processo sul 'Sistema Trani', tuttora in
corso, ha rinunciato alla prescrizione.
La vicenda contestata al magistrato risale al 6 settembre
2014. Stando all'imputazione formulata dalla pm di Lecce Roberta
Licci, Ruggiero avrebbe sintetizzato le parole di un testimone
"in modo del tutto distonico rispetto alle effettive
dichiarazioni", con riferimento al presunto coinvolgimento di Di
Marzio in un episodio di richiesta di tangenti. Il pm avrebbe
poi omesso di depositare il cd con la fonoregistrazione
integrale della testimonianza, "la cui esistenza emergeva sono a
novembre 2019" nell'ambito del dibattimento in corso a Trani.
Dalla nuova trascrizione delle dichiarazioni del testimone è
emerso che nel precedente verbale sarebbero state "assemblate
affermazioni rese in momenti diversi nel corso della lunga
escussione, in una consequenzialità logica non coerente con le
effettive informazioni rese dal teste". L'udienza preliminare
nei confronti di Ruggiero inizierà il 15 settembre dinanzi alla
gup di Lecce Giulia Proto. Per fatti simili, denunciati da altri
imputati del processo tranese, pende nei confronti del pm
Ruggiero un altro procedimento a Lecce su presunte minacce a
testimoni.
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