(ANSA) - BARI, 28 APR - Nel 2021 in Puglia sono state
registrate in media 85 denunce di infortunio sul lavoro al
giorno, 97 morti per il lavoro e una crescita di quasi il 60%
delle denunce di malattie professionali rispetto all'anno
precedente. Sono alcuni dei dati resi noti dall'Inail Puglia in
occasione della Giornata nazionale della sicurezza sul lavoro,
che è stata anche l'occasione per presentare con la Cgil
regionale il progetto 'Salute e sicurezza in edilizia e
agricoltura'.
"Sebbene ci siano segnali evidenti di ripresa economica, ci
sono altrettanti segnali di disattenzione per il fenomeno
infortunistico - afferma Giuseppe Gigante, direttore regionale
Inail Puglia - . I lavoratori sono da sempre chiamati a pagare
il prezzo più alto delle ripartenze: ricordiamo che negli anni
del boom economico, gli anni '60, si verificavano una media di
4.600 infortuni mortali annui, un contributo di sangue che era
ritenuto necessario per la crescita e modernizzazione del
Paese. Oggi questo principio non è minimamente tollerabile".
"Sappiamo - evidenzia - come il problema sia estremamente
complesso. I bonus fiscali in campo dell'edilizia hanno portato,
ad esempio, sicuri vantaggi in termini economici, ma anche tanta
improvvisazione a scapito della sicurezza: non c'è formazione,
non c'è confronto con organizzazioni datoriali e sindacali che
anzi vengono viste come un ostacolo alla ripresa. Non credo che
questo sia il modo giusto di ripartire". "Come Inail - conclude
- partecipiamo e sproniamo iniziative come quella odierna
proprio perché ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutti".
(ANSA).
Lavoro: Inail Puglia, 85 infortuni al giorno nel 2021
'Segnali di disattenzione per il fenomeno'
