Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lavoro: Inail Puglia, 85 infortuni al giorno nel 2021

Lavoro: Inail Puglia, 85 infortuni al giorno nel 2021

'Segnali di disattenzione per il fenomeno'

BARI, 28 aprile 2022, 16:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2021 in Puglia sono state registrate in media 85 denunce di infortunio sul lavoro al giorno, 97 morti per il lavoro e una crescita di quasi il 60% delle denunce di malattie professionali rispetto all'anno precedente. Sono alcuni dei dati resi noti dall'Inail Puglia in occasione della Giornata nazionale della sicurezza sul lavoro, che è stata anche l'occasione per presentare con la Cgil regionale il progetto 'Salute e sicurezza in edilizia e agricoltura'.
    "Sebbene ci siano segnali evidenti di ripresa economica, ci sono altrettanti segnali di disattenzione per il fenomeno infortunistico - afferma Giuseppe Gigante, direttore regionale Inail Puglia - . I lavoratori sono da sempre chiamati a pagare il prezzo più alto delle ripartenze: ricordiamo che negli anni del boom economico, gli anni '60, si verificavano una media di 4.600 infortuni mortali annui, un contributo di sangue che era ritenuto necessario per la crescita e modernizzazione del Paese. Oggi questo principio non è minimamente tollerabile".
    "Sappiamo - evidenzia - come il problema sia estremamente complesso. I bonus fiscali in campo dell'edilizia hanno portato, ad esempio, sicuri vantaggi in termini economici, ma anche tanta improvvisazione a scapito della sicurezza: non c'è formazione, non c'è confronto con organizzazioni datoriali e sindacali che anzi vengono viste come un ostacolo alla ripresa. Non credo che questo sia il modo giusto di ripartire". "Come Inail - conclude - partecipiamo e sproniamo iniziative come quella odierna proprio perché ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutti".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza