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Bif&st: Vetro, thriller psicologico tra cronaca ed Hitchcock

Bif&st: Vetro, thriller psicologico tra cronaca ed Hitchcock

Opera prima claustrofobica in sala con Vision il 7 aprile

BARI, 31 marzo 2022, 17:04

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel segno di claustrofobia, Hitchcock e cronaca, passa oggi al Bif&st VETRO, thriller psicologico e opera prima di Domenico Croce, in sala con Vision Distribution dal 7 aprile. Scritto da Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni e prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio, tutto parte in una situazione claustrofobica che non promette niente di buono, ma che peggiora fino a un finale che ovviamente non si può spoilerare.
    Intanto, che ci fa chiusa in camera sua una ragazzina apparentemente gentile e appassionata di disegno come Lei (così, con questo pronome personale, viene definita in sceneggiatura Carolina Sala)? E perché poi il padre (Tommaso Ragno) non entra mai in quella stanza e gli passa anche il cibo da uno sportellino nella porta, lo stesso che attraversa Sam, l'amato cagnolino di famiglia? Si capisce poi, ma non troppo, che è forse per volontà di questa ragazza che questo accade e anche che Lei forse è malata: spesso prende farmaci come indica il padre.
    Unico rapporto con l'esterno della ragazza è quello che gli offre la sua finestra dal quel poco che si vede tra gli avvolgibili semi abbassati. Che vede Lei? Un dirimpettaio che forse ha ucciso la sua donna, o almeno così immagina, proprio come ne LA FINESTRA SUL CORTILE di Hitchcock.
    Nel frattempo la ragazza farà amicizia su una chat con un ragazzo (Marouane Zotti) molto gentile. Sarà lui a smuovere, almeno un po', la sua solitaria vita, ma come sempre accade in un thriller la realtà di Lei si scoprirà solo alla fine.
   

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