E' stata la rosa rossa il fiore
più venduto nella prima giornata di riapertura del mercato dei
fiori di Terlizzi (Bari), chiuso dall'11 marzo per l'emergenza
sanitaria, e che ieri ha accolto commercianti di tutta la Puglia
ma anche di Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Marche.
Una "riapertura col botto" ha commentato Coldiretti Puglia, che
riferisce di "vendite oltre le aspettative", pari al 70% di
fiori e piante fiorite e proposte alla vendita. "Rimettere in
piedi il mercato dei fiori tra i più grandi d'Italia - ha
dichiarato il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato - significa
riaccendere i motori di un'intera economia cittadina. Riaprire
in sicurezza una struttura grande 30mila metri quadri, che conta
centinaia di piccole e medie aziende tra produttori e
commercianti significa impedire il crac di un intero territorio
che vive di florovivaismo. Significa salvare posti di lavoro ed
evitare il tracollo dell'indotto che ruota attorno a questo polo
mercatale". Quello di Terlizzi è il terzo mercato dei fiori che
riapre in Puglia, dopo Taviano e Leverano in provincia di Lecce.
L'intero settore, che sviluppa nella regione una produzione
lorda di oltre 300 milioni di euro con un risvolto occupazionale
di 2 milioni di giornate di lavoro, registra oggi "il crollo
degli ordini e il blocco totale dei mercati esteri ed
internazionali con punte fino al 100%. Il risultato
dell'emergenza con il blocco delle vendite è stato di quasi un
miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai" ha
detto Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia, chiedendo
"interventi urgenti per indennizzare le imprese florovivaistiche
per l'ingente danno diretto e ridare liquidità alle aziende
attraverso la dichiarazione di stato di calamità, l'aumento del
fondo rotativo che dispone al momento di una dotazione di 10
milioni di euro, del tutto insufficiente a dare sostegno alle
imprese florovivaistiche e lo snellimento delle procedure per lo
smaltimento del prodotto invenduto".
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