La Corte di Assise di Appello di Bari
ha assolto "per non aver commesso il fatto", ribaltando la
precedente condanna all'ergastolo, i due imputati, madre e
figlio, accusati di aver ucciso due donne. Le vittime, la 62enne
Maria Diviccaro, disabile, cognata e zia degli imputati, e
l'amica badante Maria Strafile di 65 anni, furono uccise con
percosse e la prima soffocata nel letto con un cuscino, la
seconda strangolata. I fatti, accaduti nell'appartamento di una
delle vittime a Barletta, risalgono al 15 marzo 2012. I due
imputati, Grazia Fiore e il figlio Damiano Diviccaro,
rispettivamente di 54 e 22 anni, in primo grado erano stati
condannati con rito abbreviato nel luglio 2016 dal gup del
Tribunale di Trani Angela Schiralli alla pena dell'ergastolo.
Per l'accusa il movente del delitto risiedeva in una mancata
eredità. Il processo secondo grado ha però ribaltato la
sentenza, assolvendo con formula piena gli imputati, difesi
dagli avvocati Tullio Bertolino, Giangregorio De Pascalis e
Giancarlo Chiarello.
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