La Procura di Bari ha chiuso le
indagini sul crac da 230 milioni di euro di Ferrovie Sud Est
(FSE) nei confronti di 28 persone, fra le quali Luigi Fiorillo,
ex commissario governativo, legale rappresentante e
amministratore unico della società pugliese. Gli indagati sono
accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale,
societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di
fondi. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2015,
fino a quando la società è stata commissariata. Circa un anno
fa, FSE è stata acquistata da Ferrovie dello Stato e nelle
scorse settimane i creditori hanno votato a favore del
concordato preventivo salvando l'azienda dal fallimento
(l'udienza di omologazione è fissata per il prossimo 6 giugno).
Nell'ambito di questa inchiesta il primo febbraio scorso
furono eseguiti dalla Guardia di Finanza sequestri per circa 90
milioni di euro e 11 indagati furono arrestati. Cinque di loro
sono ancora detenuti agli arresti domiciliari.
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