Il presidente della Regione Puglia,
Michele Emiliano (Pd), e il sindaco di Napoli, Luigi De
Magistris, intendono "costruire un'alternativa al modo di fare
politica del governo Renzi", non attraverso un movimento o un
partito del Sud che tuttavia potrebbe nascere dal basso, ma "con
l'azione amministrativa quotidiana" affidata loro nei rispettivi
incarichi istituzionali. I politici ne hanno parlato - a margine
di un incontro oggi a Bari, dove è in corso l'assemblea
nazionale dell'Anci - con i giornalisti che gli chiedevano se
stessero pensando a un movimento per difendere le ragioni del
Sud.
De Magistris, che si è definito un "senza fissa dimora" dal
punto di vista dell'appartenenza politica, ha spiegato che
"siamo impegnati in qualcosa che è molto grande: Michele parla
per la Regione Puglia, io faccio il sindaco di Napoli". "Con le
complessità di una città - ha aggiunto - non posso pensare alla
costruzione di un movimento politico in prima persona. Detto
questo, è chiaro che con la nostra azione quotidiana politica,
amministrativa, civica, stando tra la gente, noi stiamo creando
le fondamenta del nuovo modo di fare politica. Poi se questo
troverà gambe, cuori e forze perché possa nascere qualcosa di
nuovo, non mettiamo nessun limite".
"Noi da Sud, come autonomie locali, con il coinvolgimento dei
cittadini - ha sottolineato - stiamo provando a dimostrare che
esiste un altro modo di fare politica".
Emiliano ha aggiunto che "sottoscriverei totalmente quello
che ha detto Luigi: è inimmaginabile di guidare movimenti
politici per qualcuno che ha la responsabilità che abbiamo noi.
Certo, svolgeremo dentro la funzione che ci è stata affidata un
lavoro di costruzione di un'alternativa, perché è evidente che
in questo modo non si può proseguire". "L'alternativa - ha
concluso Emiliano - mi auguro ci possa essere dentro il Pd, e
immagino che nel prossimo Congresso, al quale io non parteciperò
come candidato, ci saranno delle alternative che ci consentano
di riaprire un antico dialogo con noi stessi, con il concetto di
sinistra, che per noi è ancora molto importante".
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