FOGGIA, 6 MAG - "Al momento, sebbene
non lo possiamo escludere, non abbiamo elementi che riconducano
la morte di Gianni Racano a Claudio Imperio". A dichiararlo è il
dirigente della squadra mobile della questura di Foggia, Roberto
Giuseppe Pititto, in relazione all'arresto dell'ex campione
mondiale di body building over 40, avvenuto ieri a Foggia
nell'ambito dell'indagine in corso negli ambienti del culturismo
per la morte del body builder Racano il 17 aprile scorso.
"Siamo stati costretti a monitorare tutto ciò che attiene al
mondo del body building e delle palestre - ha aggiunto -
istruttori atleti, aziende farmaceutiche, finanche le farmacie
perché gli anabolizzanti sono prodotti che vengono venduti anche
per altre particolari patologie".
"Purtroppo - ha proseguito Pititto - non abbiamo avuto una
grande collaborazione da parte dei soggetti gravitanti in questo
mondo, con una certa difficoltà abbiamo individuato Imperio. Non
ha precedenti, è titolare nonché istruttore di una palestra a
Foggia in Via Fuiani, è stato anche campione mondiale di body
building over 40, e quindi pienamente inserito nel circuito.
Imperio è stato tratto in arresto con l'accusa di commercio
illegale di prodotti anabolizzanti''.
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