C’è amianto ancora e non solo nell’industria. C’è nelle case, nelle campagne e anche nelle discariche abusive dove il pericoloso materiale viene abbandonato con tutti i rischi del caso. Smaltimento, raccolta e gestione di rifiuti pericolosi e non autorizzati come l’amianto rappresentano di fatto un’attività delicata che richiede attenzioni, procedimenti e certificazioni, come quelle ottenute in oltre 20 anni di attività da Duesse Coperture, azienda di Ponte Nossa, in provincia di Bergamo, specializzata nella realizzazione, installazione e rifacimento di coperture metalliche e operazioni di smaltimento e bonifica amianto svolte da un team altamente specializzato secondo procedure controllate, in totale sicurezza e in ottemperanza alle normative vigenti in materia.
«La nostra esperienza è cominciata fin da prima che l’amianto venisse messo al bando e siamo stati tra i primi nel 1991 a effettuare interventi di bonifica - spiega Demetrio Grassenis, socio fondatore dell’azienda insieme a Ilario Santus e Amedeo Zanotti -. Operiamo principalmente per il mondo dell’industria ma anche per abitazioni private ed edifici pubblici e nel corso degli anni abbiamo conseguito tutte le certificazioni necessarie, dalla Soa alla Iso 9001 fino alla certificazione Albo Gestori Ambientali per le rimozioni e per i trasporti di materiali pericolosi come l’amianto».
Oltre alla rapidità d’intervento, la garanzia di fornire un servizio completo in tutta la sua globalità è uno dei vantaggi competitivi di Duesse Coperture che dall’invio del Piano di lavoro per ottenere l’autorizzazione della Regione competente fino alla gestione della logistica con mezzi propri è in grado di fornire anche il servizio di trasporto e smaltimento nel centro di stoccaggio aziendale dove trova collocazione la struttura destinata a raccogliere, per successivamente avviare a smaltimento, l’amianto già confezionato e incapsulato. «Siamo una delle poche aziende in Italia ad aver ottenuto l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, che certifica l’efficacia e la sicurezza delle soluzioni gestionali, impiantistiche e di controllo – sottolinea Grassenis -. Oggi, infatti, il processo di rimozione dell’amianto è standardizzato e a incidere di più sono soprattutto i costi per il trasporto e lo smaltimento. Grazie al nostro centro di stoccaggio possiamo quindi ridurre le tempistiche d’intervento e razionalizzare i costi».