Sarà inaugurata a settembre la Casa del Commiato dell’agenzia di onoranze funebri Foglia di Castelli Calepio, in provincia di Bergamo, che da 30 anni mette a disposizione competenze tecniche ma soprattutto sensibilità umana a garanzia di un servizio svolto con discrezione e rispetto, offrendo tutto il supporto morale e umano che ruota attorno al rito funebre. Un’azienda a conduzione famigliare dove le figlie Erika e Stefania sono pronte a prendere le redini dell’attività fondata dai loro genitori nel 1986 e che a settembre potrà contare su una nuova struttura realizzata a Cividate al Piano, sempre in provincia di Bergamo, con l’obiettivo di sollevare i congiunti del defunto dal ricevere visite in casa per la veglia della persona deceduta. «È un luogo dove poter dare l’ultimo saluto - spiega il titolare -. Al suo interno c'è la camera ardente, con attigui salotti arredati in cui i familiari si sentono tra pareti domestiche: uno spazio che di fatto consente di organizzare al meglio la cerimonia e permette a parenti e amici di radunarsi e stare insieme per ricordare il defunto».
Accompagnando le famiglie del defunto dall’inizio al termine delle esequie con qualità e umanità, il punto di forza dell’agenzia Foglia è l’esperienza trentennale che ha permesso all’azienda bergamasca di costruirsi un nome e una reputazione che in questi anni l’hanno portata a gestire migliaia di funerali in diversi paesi della provincia e ai confini con Brescia. «Il nostro staff è reperibile 24 ore su 24, anche nell’eventualità di emergenze e situazioni difficili da gestire, e la soddisfazione è vedere che clienti di ieri sono i clienti di oggi – spiega il titolare Genilio Foglia -. Se è infatti vero che i numeri sono importanti, nel nostro settore la differenza è tra chi offre un servizio per lavoro e chi invece lo fa con professionalità e dedizione. Valori come la professionalità e l’elevata qualità del servizio ci hanno reso un’agenzia seria e affidabile, capace di ascoltare anche le esigenze economiche dei famigliari senza approfittare del loro momento di sconforto».