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Ufficializzata la conclusione dei lavori del ‘Sentiero del Respiro’

PressRelease

Ufficializzata la conclusione dei lavori del ‘Sentiero del Respiro’

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

un percorso naturalistico- educazionale. Salute, ambiente e inclusività gli aspetti portanti del progetto

26 settembre 2023, 15:18

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 26 set. 2023 -   È stata ufficializzata oggi, a palazzo Ferro Fini, la conclusione dei lavori del progetto ‘Il Sentiero del Respiro’, promosso dalla Regione del Veneto in collaborazione con ‘Chiesi Italia’, la filiale italiana del ‘Gruppo Chiesi’.

Il Sentiero è un percorso naturalistico- educazionale che inizia dentro al Castello di Andraz, nel Comune di Livinallongo del Col di Lana, e che per 3 km accompagna i visitatori nel bosco; è ideale per bambini e famiglie, dotato anche di cartelli informativi sui temi della salute e dell’ambiente. I primi 400 metri sono adattati anche ai non vedenti e ai non deambulanti. Oltre alla realizzazione del ‘Sentiero’, ad opera della Forestale del Veneto, il progetto prevede un’operazione di rimboschimento di 10.000 pini cembri, forniti da Veneto Agricoltura, che contribuiranno a ripristinare l’area di bosco colpita dalla tempesta Vaia. Il progetto mira a riconnettere la natura alle persone, puntando alla valorizzazione turistico-ricettiva e boschiva del territorio.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha rivolto un “ringraziamento particolare al consigliere regionale Fabiano Barbisan che ha voluto fortemente, e in maniera più che motivata, organizzare l’iniziativa odierna, a cui, non a caso, hanno dato la loro adesione gli assessori regionali Lanzarin e Bottacin”.

“Il ‘Sentiero del Respiro’ – ha spiegato Ciambetti - è nato dalla collaborazione tra la Regione del Veneto e ‘Chiesi Italia’; è una iniziativa particolarissima che mi ha fatto tornare alla mente la vicenda del dottor Conrad Clar, medico austriaco, e del biologo Ambroz Haračić, che trasformò il paesaggio dell’isola di Lussino impiantando migliaia e migliaia di alberi, oltre 300 mila unità in soli sei anni, esemplari di Pino d’Aleppo e Pino negro, facendo diventare Lussino non solo una stazione climatica e terapeutica di primo livello, ma anche un punto imprescindibile del turismo internazionale. Ebbene, ovviamente in una scala diversa, ma con lo stesso intento sociale, nasce ‘Il Sentiero del Respiro’, un percorso naturalistico-educazionale di 3 km affiancato da un’operazione di rimboschimento di 10.000 alberi nell’area che circonda il suggestivo Castello di Andraz, nel cuore delle Dolomiti bellunesi”.

“Tengo a sottolineare il valore del motore di questa iniziativa, la Chiesi Italia, una impresa ‘B- Corp’ nel settore biofarmaceutico, con certificazione ottenuta nel 2019, confermata nel 2022, cioè una protagonista di un movimento per un'economia inclusiva, equa e rigenerativa – ha evidenziato il presidente del Consiglio - Sono la testimonianza della possibilità di utilizzare il business come forza positiva di sviluppo e implementazione dei valori etici e sociali, attraverso elevati standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. L’Economia circolare è possibile ed esempi come quello della ‘Chiesi Italia’ lo dimostrano. ‘Chiesi Italia’ è anche una ‘società benefit’, nel pieno rispetto della normativa italiana in materia: le ‘società benefit’ rappresentano uno dei modelli più avanzati in termini di impatto positivo sociale e ambientale d'impresa, sono società ‘for profit’ che dichiarano nell’oggetto sociale un duplice obiettivo: creare valore, sia per gli shareholder che per gli stakeholder, e valori per i propri azionisti e per i consumatori e gli attori sociali coinvolti. Il progetto ‘Il Sentiero del Respiro’ guarda molto lontano e non cura solo le ferite della tempesta Vaja, ma soprattutto spinge noi tutti a un nuovo rapporto con la natura e a comprendere che è possibile sviluppare una economia rispettosa dell’ambiente e dei cittadini senza per ciò rinunciare al profitto: insomma, è possibile avviare e sostenere una economia che non viva esclusivamente di fondi stanziati dall’ente pubblico ma che, cooperando con l’ente pubblico, può autofinanziarsi remunerando in maniera equa i propri azionisti. Un capitalismo responsabile, etico, protagonista del vivere sociale, che si fa carico di questa responsabilità”.

“E’ un segnale positivo quello che giunge dal rapporto tra Regione del Veneto, Veneto Agricoltura e ‘Chiesi Italia’ – ha chiosato Roberto Ciambetti - Un segnale in controtendenza, di speranza. E di speranza, e di aria pura, come quella che si respira attorno al castello di Andraz, abbiamo tutti bisogno. Desidero, infine, citare una ricorrenza particolarissima: fra un paio di mesi, il 29 novembre, celebreremo gli 800 anni dall’approvazione da parte di Papa Onorio III° della Regola Francescana, redatta da Francesco che per primo cantò nella sua celeberrima Laude il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il Creato: una immagine, questa, che s’adatta perfettamente al progetto ‘Il Sentiero del Respiro’, dove il respirare non è solo un atto meccanico o fisico, ma anche spirituale, come insegnano, assieme al cristianesimo, anche molte dottrine orientali, che ci invitano a vivere in armonia con l’ambiente o, come direbbe Francesco d’Assisi, in piena fratellanza con gli altri esseri viventi e con l’intero Creato”.

Il consigliere regionale Fabiano Barbisan ha voluto celebrare, a palazzo Ferro Fini, la conclusione dei lavori del ‘Sentiero del Respiro’, “meta ideale non solo per gli appassionati di montagna, ma anche per le famiglie e per tutti coloro che desiderano vivere a stretto contatto con la natura. La Regione del Veneto, con questa iniziativa, ha dimostrato di avere una spiccata sensibilità verso la tutela dell’ambiente e della salute, per la sostenibilità. Questo progetto rappresenta quindi una nostra vittoria nei confronti di alcuni detrattori presenti anche in Consiglio regionale. Esprimo tutta la mia soddisfazione per il fatto che una azienda come ‘Chiesi Italia’, con sede a Parma e che lavora in tutto il Mondo, impegnata sul fronte della salute delle persone, abbia deciso di investire qui in Veneto per realizzare un progetto bello e che interviene su un’area che è stata pesantemente colpita dalla tempesta Vaia e che aveva bisogno di essere attenzionata. Auspico quindi che si possa continuare a lavorare tutti assieme per far crescere questo progetto diffondendone i nobili valori che esso racchiude”.

L’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha innanzitutto ricordato di aver “tenuto a battesimo, circa un anno fa, quest’opera alla quale la Regione del Veneto ha fin da subito riconosciuto una grande valenza in termini di tutela della salute e dell’ambiente, di sostenibilità, promozione culturale, valorizzazione paesaggistica, promozione del territorio ed educazione delle nuove generazioni. Inclusione, prevenzione, ambiente e sostenibilità sono gli aspetti portanti del progetto. Per noi è fondamentale l’attività di prevenzione, sensibilizzando l’opinione pubblica verso sani stili di vita e buone pratiche: e cosa c’è di meglio che muoversi all’aria aperta in un contesto splendido come quello delle nostre Dolomiti? Questo progetto lancia un messaggio di forte inclusione: il sentiero recuperato viene reso accessibile a tutti, anche alle persone con handicap, nei primi 400 metri: aspetto, questo, per nulla scontato, soprattutto in un ambiente montano. Questa nuova infrastruttura ha quindi una forte valenza sociale e presenta uno stretto legame tra ambiente e salute: la sostenibilità del nostro ambiente ci consente di guadagnare in salute”.

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, ha posto l’accento sul fatto che “con questo progetto, realizzato grazie ai finanziamenti garantiti da ‘Chiesi Italia’, siamo riusciti a trasformare una grande tragedia, come è stata la tempesta Vaia, in una rinascita e un miglioramento del nostro ambiente”. “La Regione del Veneto – ha aggiunto Bottacin – ha garantito a ‘Chiesi Italia’ pieno supporto operativo grazie alle maestranze di Veneto Agricoltura e ai nostri Servizi Forestali, professionalità esperte in manutenzione e recupero del territorio, mitigazione dei rischi idrogeologici, che hanno dato sostanza alle finalità del progetto. Non solo è stato recuperato un sentiero storico, devastato da Vaia, mettendolo a disposizione di tutti, ma soprattutto è stato messo in sicurezza il territorio, a iniziare dagli alvei dei corsi d’acqua vicini. Ricordo, a proposito, che ogni anno mettiamo a disposizione dei Servizi Forestali circa 20 milioni per la manutenzione dei corsi d’acqua minori; altri 20 milioni li garantiamo ai Geni Civili per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua maggiori, a cui vanno aggiunte tutte le opere strutturali e di prevenzione: negli ultimi quattro anni, in Veneto, sono stati attivati 2527 cantieri, con oltre un miliardo di euro per interventi di difesa del suolo”. “Un progetto che ha prodotto risultati positivi, che tutti possono toccare con mano, anche sotto l’aspetto di promozione turistica: siamo quindi ben contenti di essere stati protagonisti di questa bella iniziativa”, ha chiosato Bottacin.

Raffaello Innocenti, amministratore delegato di ‘Chiesi Italia’, ha sottolineato come “nel DNA della nostra azienda c’è la sostenibilità, il lavorare per la nostra comunità e l’impegno in un’ottica di prevenzione. Il progetto ‘Il Sentiero del Respiro’ è proprio un simbolo di prevenzione, è fortemente inclusivo, racchiude in sé valori in cui noi crediamo tantissimo: prevenzione appunto, ma anche sostenibilità, sport, inclusione e valorizzazione del territorio, in questo caso la bellezza delle Dolomiti”.

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