Il significato profondo
dell'equilibrio è il tema della dodicesima edizione di Flashback
Art Fair, in programma dal 31 ottobre al 3 novembre in corso
Giovanni Lanza 75, negli spazi di Flashback Habitat, Ecosistema
per le Culture Contemporanee, il nuovo centro artistico
indipendente di 20.000 metri quadri, a pochi passi dal centro di
Torino. Le gallerie ospiti sono 39, di cui 7 straniere, con
opere che spaziano da Bruegel, Grimmer, Giaquinto, Hayez a
Balla, Fontana, Guttuso, Schifano e Vedova fino a Paolini,
Christo, Maria Lai e Sassolino. "Attraverso opere d'arte,
performance, talk, laboratori e musica, esploreremo le
innumerevoli sfaccettature di un tema che tocca profondamente la
condizione umana e la vita in tutte le sue forme" spiegano le
direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe.
Nelle opere d'arte proposte dalle gallerie, lo spettatore
scopre mondi simili, altri ancora invece in totale antinomia. Si
imbatte in scene di vita e di morte: da un lato il caos danzante
e gioioso del matrimonio di Pieter Bruegel (The Wedding Dance
Outside, De Jonckheere Gallery), dall'altro il Trionfo della
Morte di Franco Gentilini (Aleandri Arte Moderna) personificata
da uno scheletro che marcia scandendo il ritmo della festa. O le
storie di donne diverse, nelle rappresentazioni, negli obiettivi
e nelle condizioni, a testimonianza dell'ancora precario
equilibrio della condizione femminile. Nelle opere di Emilia
Palomba e Maria Lai (Mancaspazio) sono eleganti ed essenziali,
maestose e monumentali pur immerse nel lavoro e nella vita
quotidiana dei vicoli sardi. Si passa dalla magnificenza e
sontuosità della Maddalena in estasi di Francesco Guerreri
(Galleria Giamblanco) al femminile erotico e sensuale
dell'Odalisca di Hayez (Bottegantica), rappresentato da giovani
schiave vergini custodite negli harem e destinate a diventare
concubine o mogli dei sultani turchi. Tra le donne si incontra
anche il gruppo scultoreo della Madonna seduta in trono con il
bambino (Flavio Pozzallo), una novità per gli studi sulla
scultura lignea abruzzese del Trecento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA