Un giovane di 18 anni è
stato arrestato dai carabinieri per l'accoltellamento del 30
giugno a un buttafuori del locale Luna Rossa di Bosco Marengo
(Alessandria). Si stava già organizzando per rifugiarsi in
Albania, come spiegato dal procuratore capo Enrico Cieri, dal
comandante della compagnia di Alessandria, maggiore Davide
Sessa, e dal neocomandante provinciale, tenente colonnello
Giovanni Palatini.
Una ventina i ragazzi che, quella notte, sono rimasti
coinvolti in una rissa prima dentro il locale, poi proseguita
nel parcheggio, dove l'addetto alla vigilanza - intervenuto per
bloccarli - è stato raggiunto da diversi fendenti, che gli hanno
reciso un'arteria femorale. Trasportato d'urgenza in pericolo di
vita all'ospedale di Alessandria, si era salvato dopo alcuni
giorni di terapia intensiva.
Le indagini hanno consentito di individuare tutti i
partecipanti alla rissa e di risalire al presunto responsabile
dell'accoltellamento, grazie anche alle immagini delle
telecamere di sorveglianza e dei video ripresi con i cellulari
da alcuni presenti. Già il 2 luglio il 18enne era stato
sottoposto a fermo per tentato omicidio e lesioni gravi. Lo
avevano trovato in una struttura ricettiva del centro città: si
stava organizzando per allontanarsi dall'Italia e rientrare in
Albania. aveva già lasciato il lavoro e parlava del padre
malato. Durante la perquisizione erano stati trovati indumenti
sporchi, che potrebbe aver indossato la notte del 30 giugno: si
attendono esiti analisi Ris di Parma. Ammesso il ferimento del
buttafuori, il giovane - ora rinchiuso in carcere - ha però
detto di non avere agito per uccidere.
Oltre alle indagini penali, i carabinieri hanno proceduto
anche in via amministrativa, portando alla chiusura del locale
per motivi di sicurezza e ordine pubblico, misura disposta dal
questore, Sergio Molino, con provvedimento del 5 luglio e
sospensione dell'attività per trenta giorni.
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