Sublimare il caffè in cucina, partendo da un nuovo valore da dare alla colazione. E' uno dei fronti su cui lavora Yannick Alléno, chef francese pluristellato e imprenditore del settore, con 17 ristoranti in tutto il mondo.
Recentemente è stato nominato Global Ambassador di 1895 Coffee Designers by Lavazza, il brand che ha il suo cuore pulsante nella Factory 1895 di Torino Cresciuto fin da bambino nel bistrot dei genitori, il caffè fa da sempre parte della vita di Alléno e oggi, col nuovo sodalizio con Lavazza, per cui ha creato uno specialty coffee Yannick Alléno Signature 1895 coffee designers by Lavazza. Quello con Lavazza è stato per lui "un connubio naturale - spiega -. Ci conosciamo da un po' di anni, quello che mi interessa prima di tutto in Lavazza e che ci lega è la ricerca del meglio, i migliori prodotti, il miglior caffè".
"Io sono cresciuto dietro al bancone, il caffè fa parte della mia vita fin da piccolo e ho cercato di ritrovare dei ricordi d'infanzia, il profumo di quanto tornavo a casa da scuola. Io non amo tanto i caffè molto amari, quindi ne ho cercato uno piuttosto floreale, più fine e grazie a Lavazza ho trovato un prodotto formidabile".
Il cammino comune non si ferma qui. "Con 1895 Coffee Designers by Lavazza abbiamo moltissime cose da fare insieme. Ad esempio - rivela - la colazione: secondo me è un momento che ha un avvenire straordinario, va oltre il croissant. Possiamo offrire momenti molto speciali e quindi sul caffe c'è un lavoro straordinario da fare". Caffè che per chef Alléno ben si inserisce nella sua filosofia di cucina, moderna, creativa, innovativa e con ingredienti nobili e di alta qualità. "Il caffè - dice - può cambiare l'esperienza di un pasto e bisogna vederlo anche come un ingrediente che può entrare nella composizione della cucina.
Anche il fondo del caffè, ad esempio, può servire per fare un crosta, è molto gustoso e profumato. La vita del caffè può continuare oltre la tazzina".
E sicuramente il caffè sarà protagonista anche delle imminenti Olimpiadi. "Sarà un momento magico per Parigi, che si sta molto trasformando - afferma lo chef -. Dopo i Giochi ci ritroveremo con una Parigi sublime".
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