Ai ballottaggi nei due capoluoghi
di provincia del Piemonte, Verbania e Vercelli, doppia
affermazione di sindaci di centrodestra. Ma se a Vercelli, che
sceglie l'ottantunenne avvocato Roberto Scheda, la vittoria è
quella dei partiti che l'hanno sostenuto, FdI, FI e Lega, a
Verbania il successo di Giandomenico Albertella è di un
candidato con orientamento di centrodestra ma appoggiato da
liste civiche, mentre i partiti avevano scelto Mirella Cristina,
bocciata al primo turno e rimasta ben lontana dal traguardo
minimo del ballottaggio.
In ogni caso sia Vercelli sia Verbania al secondo turno hanno
bocciato il candidato di centrosinistra: sono usciti sconfitti
nella città del riso Gabriele Bagnasco, sostenuto da Pd, Avs e
una lista civica, e a Verbania Riccardo Brezza, espressione del
campo largo con M5s.
E se Vercelli è rimasta al centrodestra, con Scheda,
vicesindaco dal 1975 al 1977 e per undici anni, dal 1081 al
1992, presidente della Cassa di Risparmio di Vercelli, e ora
successore dell'avvocato Andrea Corsaro - che questa volta ha
dovuto correre per conto suo - Verbania cambia colore, dopo i 10
anni della sindaca dem Silvia Marchionini. La guiderà
l'architetto Albertella, dopo settimane di polemiche e veleni
nell'area di centrodestra.
Scheda ha prevalso per quasi 8 punti percentuali, più
combattuta la sfida a Verbania, dove Albertella è uscito con il
52%.
In Piemonte ora i capoluoghi di provincia retti dal
centrosinistra sono tre - Torino, Alessandria e Cuneo - 4 quelli
a guida centrodestra: Asti, Biella, Novara e Vercelli; Verbania
è passata a un civico di centrodestra al quale i partiti non
hanno voluto rinnovare la fiducia data nel 2019, quando era
stato sconfitto in volata (per 170 voti) dalla candidata dem.
Il Piemonte ha eletto al secondo turno altri 6 sindaci: tra
questi a Rivoli, grosso centro nella primissimo cintura
torinese, passato dal centrodestra al centrosinistra grazie
all'affermazione di Alessandro Errigo (Pd e Avs), che ha
raccolto il 56,74%, scalzando il primo cittadino di
centrodestra, Andrea Tragaioli, al 43,26%.
Anche Leini, sempre nell'area della Città Metropolitana di
Torino, è andata al centrosinistra grazie al successo di Luca
Torella (Pd e tre liste civiche), al 52,02% dei voti, contro il
47,98% di Renato Pittalis, candidato da tre liste civiche.
Giaveno, il terzo comune del Torinese con oltre 15mila
abitanti al ballottaggio, ha scelto la continuità eleggendo
Stefano Olocco, vicesindaco uscente e segretario cittadino della
Lega. Si è votato, infine, in tre piccoli Comuni, dove i
candidati erano finiti ex aequo al primo turno.
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