Alberto Angela, con un post sulla
sua pagina Facebook, in cui parla del Museo Egizio di Torino,
dove la scorsa notte ha fatto delle riprese per la serie 'Noos',
commenta il lavoro svolto dal direttore Christian Greco e dalla
presidente della Fondazione Evelina Christillin. "Mentre
ripercorrevo i corridoi del Museo ho ripensato a quanta strada è
stata fatta da 10 anni a questa parte, di quanto lavoro è stato
svolto dal direttore Christian Greco in questi lunghi,
bellissimi, anni", scrive Angela nel post. "Al suo fianco (di
Christian Greco, ndr) per tutta la durata del percorso -
prosegue - c'è stata la presidente della Fondazione Evelina
Christillin che lo ha sapientemente affiancato attraverso tante
iniziative e attività di comunicazione. Inutile dire quello che
rappresenta questo luogo per me, perché credo sia la stessa cosa
che provano i torinesi e con loro tutti gli Italiani: il Museo
Egizio si è affermato come un punto di riferimento nel settore
grazie al modo che ha di raccontare la storia antica e grazie ai
suoi percorsi didattici; un luogo dove i visitatori si
arricchiscono di bellezza e conoscenza e dove il passato torna
ad essere vivo, emozionandoci".
"Non serve ricordare che qui sono passati oltre un milione di
visitatori, che qui si vive l'esperienza di un Museo aperto,
inclusivo e moderno, un luogo di ricerca e di studio, di scambio
e di divulgazione perché non sarà mai abbastanza la gratitudine
che ho nei confronti di chi, come Greco e Christillin, ha saputo
valorizzare questo tesoro che sì, certo, era lì da molto tempo,
ma che in 10 anni è riuscito ad affrancarsi come una delle
realtà culturali più attive e riconosciute d'Europa", conclude
Angela, che è intervenuto sui social dopo la lettera di 350
egittologi che si sono schierati per la permanenza di
Christillin alla presidenza del museo per concludere i lavori
del Bicentenario. Come chiesto anche da Regione Piemonte, Comune
di Torino, Compagnia di San Paolo e Crt una lettera al ministro
alla Cultura Sangiuliano.
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