Nei primi 4 mesi del 2024, le
entrate di derrate alimentari nei magazzini del Banco Alimentare
del Piemonte sono diminuite del 47,1%, passando da 2.592 a 1.370
tonnellate. La riduzione è dovuta ai ritardi di
approvvigionamento dei prodotti dell'Agea (Agenzia per le
erogazioni in agricoltura) finanziata dal Fead (Fondo di aiuti
europei agli indigenti), che nello stesso periodo hanno
registrato un calo del 61,8%, da 2.041 tonnellate nel 2023 a 779
tonnellate nel 2024.
"È essenziale - afferma il presidente del Banco Alimentare
del Piemonte, Salvatore Collarino - che vengano risolti i
ritardi e gli impedimenti burocratici che stanno ostacolando le
consegne di alimenti provenienti dei bandi pubblici coperti da
fondi già stanziati da autorità europee e nazionali. A pagare il
conto di questi ritardi, che prescindono dalla nostra volontà e
non sono risolvibili a livello locale, sono le persone in
difficoltà, che stanno ricevendo buste della spesa molto più
leggere. Riuscivamo a consegnare circa 6 chili di alimenti per
persona ogni mese, ora siamo scesi a 3 chili, nonostante
l'attivazione di tutti i canali di approvvigionamento
alternativi e il dare fondo ai nostri magazzini".
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