"Con le forze politiche della
coalizione abbiamo la fortuna di essere amici, e gli amici si
sentono al telefono, si prendono il caffè. Noi abbiamo la
fortuna di essere una coalizione politica, non aritmetica:
governiamo insieme da sempre, governiamo insieme il Paese,
quindi non dobbiamo darci gli appuntamenti per parlarci". Così
il rieletto governatore del Piemonte, Alberto Cirio, risponde a
chi gli chiede delle trattative per la formazione della nuova
squadra con la quale guiderà la Regione nei prossimi cinque
anni.
"Prima devo essere proclamato presidente - ha rimarcato
Cirio, incalzato dalle domande a margine della presentazione del
trofeo del Tour de France - poi avremo la nuova giunta. I tempi
sono quelli obbligati dalla legge".
"Non mi sono mai fermato - ha chiarito il governatore - la
Regione è andata avanti prima e dopo le elezioni. Ieri a Roma
sono stato dal Papa, che con la sua consueta simpatia mi ha
ricordato di essere piemontese. Gli abbiamo fatto benedire la
fiaccola olimpica, perché non va dimenticato che nel gennaio
2025 avremo le Universiadi con tremila studenti in arrivo da 64
paesi del mondo. Solo martedì mattina mi sono preso una pausa e
sono andato a vedere le mie nocciole, ma subito dopo sono venuto
a Torino a lavorare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA