Incontro di famiglie omogenitoriali
oggi a Torino, come in altre città italiane, per l'evento
'Famiglie alla riscossa', organizzato dall'associazione Famiglie
Arcobaleno per rivendicare i diritti delle famiglie composte da
genitori omosessuali. Il ritrovo al Giardino Pellegrino dove i
bambini e i loro genitori hanno partecipato a giochi e attività
di informazione e incontro con i cittadini.
"Questo è un momento in cui la nostra associazione apre alla
società civile per rendersi visibile. - hanno spiegato i
genitori attivisti - Alla presidente del Consiglio Meloni
chiediamo quale sia la differenza fra la sua famiglia e le
nostre che sono qui oggi. Perché sua figlia deve avere più
diritti dei bambini che ci sono qui? perché i bambini delle
mamme di Padova si sono ritrovate improvvisamente un genitore
non riconosciuto? Da quando si è insediato il governo una delle
prime azioni è stata quella delle mamme di Padova e da lì a
seguire molte altre. Durante le campagne elettorali le nostre
famiglie vengono descritte come abominevoli o frutto di reati.
Il ddl Varchi contro la gestazione per altri, che vuole
arrestare i genitori perché creano una famiglia, - proseguono
gli attivisti di Famiglie Arcobaleno - è una vergogna perché
colpisce i papà gay, quando da sempre sono in maggioranza le
coppie eterosessuali quelle che concepiscono con la Gpa. Ogni
persona una volta venuta al mondo ha diritto a cercare la
felicità e se per noi la felicità è mettere su famiglia e avere
dei bambini, perché dovete negarcelo?".
In Piemonte, secondo Famiglie Arcobaleno, ci sono più di
duecento famiglie omogenitoriali e solo un'ottantina sono quelle
che hanno registrato i propri figli al Comune di Torino.
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