Cresce del 15%, nel 2024, il
rischio di insolvenza per le pmi piemontesi. Lo sostiene Luca
Pantanella, presidente dell'Osservatorio Economico Fmpi della
Federazione Medie e Piccole Imprese, autore di uno studio sul
tema. "Un dato a prima vista allarmante che risulta, tuttavia,
allineato alla media degli ultimi 15 anni. - precisa - Tra i
comparti più colpiti spiccano il commercio (25%), il commercio
manifatturiero (14%), l'edilizia (23%) e l'hospitality (9%)".
Sono "molteplici" - spiega l'esperto - "i fattori alla base
del fenomeno, prima fra tutti la reiterata debolezza
dell'economia cui si deve l'incremento di pressione sulle
imprese più fragili, già costrette a fare i conti con costi
maggiori, tassi di interesse più elevati e una minore
disponibilità di finanziamenti".
Secondo Pantanella, inoltre, "si assiste a una
radicalizzazione delle insolvenze nettamente superiore ai
livelli pre-pandemia, nonostante la ripresa registrata tra il
2021 e il 2022, con una crescita dei casi pari a oltre il 4%
rispetto al 2019". A fare la differenza, per il presidente
dell'Osservatorio economico Fmpi, "anche il costante aumento dei
tassi d'interesse che destabilizza budget e previsioni di
investimento, minando al contempo anche rating bancari e merito
creditizio".
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