Il celebre libro di Tiziano Terzani
'Un indovino mi disse', oggetto in questi giorni di una
riedizione illustrata da scatti inediti messi a disposizione
dalla moglie, Angela Staude, è diventato uno spettacolo con
Peppe Servillo.
Il reading-spettacolo è andato in scena in prima nazionale il
26 marzo, a vent'anni dalla morte di Terzani, al grattacielo di
Intesa Sanpaolo a Torino. È stato prodotto da Intesa Sanpaolo in
collaborazione con The Italian Literary Agency e Longanesi,
editrice storica dello scrittore. In scena Servillo è
accompagnato dal musicista e cantante Natalio Luis Mangalavite,
alle loro spalle su un grande schermo scorrono gli scatti in
bianco e nero scelti per la nuova edizione del libro La regia è
di Lorenzo Pavolini. Prima del reading c'è stato un intervento
della stessa Angela Terzani Staude.
Libro e spettacolo prendono spunto da un episodio avvenuto
nella primavera del 1976, quando a Hong Kong un vecchio indovino
avverte Terzani: "Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di
morire. In quell'anno non volare. Non volare mai".
"Il primo lavoro di mio marito - ha ricordato - è stato
all'Olivetti, e in quegli anni abbiamo abitato a Torino: essere
qui oggi, a vent'anni dalla sua morte, è per me una grande
emozione. Sono molto felice di questo spettacolo perché questo
libro parla ancora a tutti: invita a restituire valore ai
rapporti umani, e a considerare non solo il concreto ma anche
l'immaginario come parte della vita".
Peppe Servillo fa notare che "Terzani è stato testimone
diretto di una cultura prossima a noi, che però oggi sembra
abbiamo dimenticato. È una cultura che ha al centro l'uomo, che
ci narra ancora un mondo che è stato in pace per tanti anni: un
Occidente che è stato in pace e che ha provato a creare un vero
stato sociale".
Il 27 marzo la replica al Franco Parenti di Milano, poi lo
spettacolo sarà portato in alcuni festival in giro per l'Italia.
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