Cerimonia oggi al Teatro Toselli di
Cuneo per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università
di Torino, che per la prima volta, in 620 anni, si è tenuta
lontano dal capoluogo piemontese. Cuneo - ha ricordato la
sindaca di Cunei, Patrizia Manassero, ospita 11 corsi di laurea
e una scuola di specializzazione.
"Dopo il rinnovo della convenzione nel 2021 - ha aggiunto -
abbiamo grandi attese per la fase 'giovane adulta'
dell'università cuneese". Un tema cruciale è quello delle
strutture di accoglienza per i circa 1.700 studenti che
gravitano sulla sede: "Sappiamo che sono poche e stiamo
intervenendo per risistemare 132 unità abitative grazie al
filone di finanziamento Pinqua, con l'intenzione di destinarne
una parte proprio all'accoglienza degli studenti fuorisede".
Anche la nuova biblioteca, in corso di realizzazione a palazzo
Santa Croce, rappresenterà "un polmone culturale per
l'università".
Il rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, ha
spiegato che l'inaugurazione si è tenuta a Cuneo "in nome di una
visione multicentrica dell'ateneo. Non si tratta più di portare
doppioni di corsi di Torino qui, ma di costruire qui corsi che
non sono a Torino".
Al suo penultimo anno di mandato, il rettore ha parlato degli
episodi di violenza di genere denunciati nell'ateneo:
"Studentesse e studenti hanno fatto sentire la loro voce e
voglio ribadire con forza che quelle voci non solo non andranno
inascoltate, ma saranno di stimolo per cambiare le cose coi
fatti".
In occasione della cerimonia è stato anche presentato il logo
per i 620 anni dell'ateneo.
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