Il 2023 in Italia è stato l'anno
migliore da quando sono disponibili dati delle polveri sottili e
micropolveri Pm10 e Pm2,5 sia in termini di superamenti della
soglia giornaliera sia nei valori medi annuali. Sta nei limiti
nell'89% delle stazioni il valore del biossido di azoto, ma
preoccupa l'ozono: sotot la soglia considerata nociva per la
salute umana solo il 49% delle stazioni di misurazione, 49 su
344.
E' la situazione descritta nel rapporto 'Qualità dell'aria in
Italia 2023' presentato oggi a Torino nell'ambito del Sistema
nazionale per la protezione ambientale costituito da Ispra e
dalle Agenzie ambientali di Regioni e Province Autonome.
Il dossier indica che i valori limite annuali di Pm10 e Pm2,5
sono stati rispettati in tutti i punti di misura della rete
italiana, con un calo del 13% per le polveri più sottili,
rispetto al periodo 2013-2022. Il valore giornaliero delle Pm10
è stato rispettato nell'89% delle stazioni di monitoraggio, con
eccezioni soprattutto nell'area nord-est del bacino padano, in
parte della conca del Vesuvio e in provincia di Frosinone. Al
98% nei limiti il biossido di azoto, con un calo del 19% del
valore annuale rispetto al decennio 2013-2022. Oltre i limiti le
aree con alti flussi di traffico stradala, a Torino, Milano,
Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e
Palermo.
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