Sequestro di armi clandestine
e da guerra da parte della Squadra mobile della polizia di
Alessandria, "decisamente anomalo per il territorio provinciale
- sottolinea il dirigente Riccardo Calcagno - e sul quale
occorre fare ulteriori indagini e approfondimenti. Per risalire
alla provenienza, sembrerebbe quasi tutta estera, e al mercato
di destinazione". In corso accertamenti investigativi per
verificare eventuali contatti con il mondo dell'estremismo e
dell'eversione.
Si tratta, infatti, di 25 tra fucili e pistole, una
mitragliatrice Skorpion modello Vz.61 predisposta per il tiro a
raffica, un fucile d'assalto Colt Ar-15 privo di punzonatura, il
gruppo scatto di un fucile Heckler & Koch, numerose armi lunghe;
2 Beretta 92 solo in uso alle forze dell'ordine. Rivenute,
inoltre, più di 1.000 cartucce per arma lunga e per pistola,
alcune classificate come da guerra; silenziatori. Erano
disseminati e detenuti illegalmente in una casa isolata, a più
piani, a Casaleggio Borio, nell'Ovadese.
Due pistole - in bagno e nel comodino della camera - con
colpo in canna. Alla prima perquisizione del 14 giugno, delegata
dalla procura nell'ambito di un'altra indagine, ne è seguita
un'altra, il 17 del mese, con la collaborazione dell'unità
cinofila antiesplosivo. Trovate anche magliette inneggiati a
Benito Mussolini e armi storiche dell'epoca nazista. "Le ho
trovate in giro nel bosco", la giustificazione dell'uomo
destinatario del provvedimento e ancora in carcere a Biella.
Rilasciata invece, senza applicazione di misura cautelare, la
compagna. Entrambi tra i 40 e 50 anni, lavoratori,
insospettabili, a quanto si apprende.
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