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Imprese resistono a guerra e rincari, tiene l'occupazione

Imprese resistono a guerra e rincari, tiene l'occupazione

In Piemonte per 3 su 4 aumento costi, ma pieno utilizzo impianti

TORINO, 08 luglio 2022, 12:06

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Guerra in Ucraina, escalation dell'inflazione e aumento dei prezzi delle materie prime non incidono per ora sul clima di fiducia delle imprese piemontesi che sembrano ancora sfruttare il buon impulso della ripresa post-Covid. E' l'indicazione, almeno in apparenza sorprendente, che arriva dall'indagine congiunturale realizzata a giugno da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte su un campione di quasi 1.200 imprese manifatturiere e dei servizi.
    Gli indicatori non si discostano in misura significativa dai livelli di marzo e dicembre. Le previsioni relative a produzione, ordini e occupazione restano positive, sugli stessi valori di marzo, scende ulteriormente il ricorso alla cassa integrazione. Sono stabili gli investimenti; continua a peggiorare la redditività, in coerenza con i forti aumenti dei costi degli input energetici e delle commodity. Oltre 3 aziende su 4 segnalano aumenti dei costi delle materie prime e dell'energia. Tra le province registra un segno negativo soltanto Vercelli (-2,1%), più positive le previsioni di Alessandria, Canavese, Novara, Torino e Verbania. Alcuni comparti dei servizi sono in piena crescita, a partire da turismo e Ict. "Le nostre imprese dimostrano una grande e persino sorprendente capacità di reazione e di adattamento.
    Nonostante le difficoltà ha no continuato a investire", commenta Giorgio Marsiaj, presidente dell'Unione Industriali di Torino.
    "Le imprese sanno reagire e hanno assorbito i rincari vertiginosi di energia e materie prime. I prossimi mesi saranno difficili, servono azioni concrete", sottolinea Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.
   

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