Nei due anni del Covid, complici
dad e restrizioni, è cresciuto pesantemente il consumo di
alcolici tra i giovani, ma il 90% con problemi di alcolismo
resta sommerso. Per contribuire a frenare questa deriva nasce il
primo Centro Alcologico di Torino, presso l'ospedale Mauriziano.
Alla presentazione, questa mattina, erano presenti il presidente
della Regione, Alberto Cirio, i direttori generale e sanitario
del Mauriziano, Maurizio Dall'Acqua e Maria Carmen Azzolina, il
presidente di Acat (Associazione Club Alcologici Territoriale)
Ivana De Micheli ed il presidente Apcat, Antonio Massari. E'
stato ricordato che il 4% dei minori tra gli 11 e I 17 anni
consuma alcol tutti i giorni, aumento esponenziale dei giovani e
giovanissimi e negli ultimi anni si è registrato un aumento
esponenziale dei pazienti nei Pronto Soccorso degli ospedali
piemontesi per coma etilico o per patologie comunque legate
all'abuso di alcolici.
Il Centro Alcologico lavorerà a fianco dell'ASL di Torino
Dipartimento Servizi Alcologici che da tempo si occupa del
problema, con la AOU Città della Salute e con le strutture
ospedaliere del territorio.
'L'abuso di alcol è un problema molto serio da tanti
anni e diffuso tra tutte le età e gli strati sociali- ha
sottolineato De Micheli - ma in questi due anni è cambiato
l'approccio alla sostanza ed è scesa enormemente l'età dei
consumatori. Alcuni dei ragazzi hanno seguito per mesi la dad da
casa con una bottiglia di birra o di vino nascosto sotto la
scrivania della propria camera".
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