(ANSA) - SERRAVALLE SCRIVIA (ALESSANDRIA), 21 AGO -
Dall'Acinaticum al Passito di Libarna: un vino che arriva dal
passato unisce, nell'Alessandrino, le Colline del Gavi con le
Terre Derthona. Una novità nel panorama vitivinicolo di questa
area del Piemonte che spicca per la produzione di grandi bianchi
come il Gavi Docg e il Derthona Timorasso.
L'idea è nata da un gruppo di amici produttori, enologi,
agronomi, archeologi, designers e studiosi, riuniti intorno
all'Associazione Libarna Arteventi.
'Acinaticum' è il termine latino con cui nell'antichità era
chiamata la tecnica di disidratazione dei grappoli e la
trasformazione in vino attraverso un processo fisico che porta
alla perdita di acqua negli acini e alla concentrazione dei
composti presenti nella bacca, principalmente zuccheri, acidi,
sali minerali e profumi.
Il 4 settembre l'Area archeologica di Libarna farà da cornice
alla giornata di presentazione del progetto culturale, alla base
dell'iniziativa, il cui intento è anche quello di stimolare le
aziende locali a mettere in produzione un proprio vino passito
da vitigni autoctoni, avviando un connubio virtuoso con le molte
eccellenze dolciarie di questa terra, dagli amaretti ai baci di
dama, dai canestrelli al cioccolato.
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