Camera - Centro Italiano per la
fotografia prepara una nuova mostra. Il 24 marzo apre nella
Project Room 'Roberto Gabetti fotografo', omaggio all'originale
sguardo fotografico di Roberto Gabetti (Torino, 1925-2000), a
vent'anni dalla scomparsa.
Noto come architetto, Gabetti si è spesso avvalso
nell'osservazione delle architetture e degli edifici di una
macchina fotografica. Dotato di una Leica, probabilmente
ricevuta per celebrare il suo ingresso di studente alla facoltà
di Architettura, fin da ragazzo si cimenta con le riproduzioni
fotografiche dei modelli di studio. Una modalità di osservazione
che ritroviamo nei negativi e nei provini che costituiscono il
fondo fotografico custodito dalla famiglia Gabetti: circa 300
rullini 35mm, per un totale di 5.000 negativi corredati dai
relativi provini a contatto e dalle informazioni di contesto che
permettono di risalire ai soggetti, alla località e spesso alla
data degli scatti.
Il curatore della mostra Sisto Giriodi ha costruito un
percorso espositivo che, attraverso oltre cento fotografie
stampate dai negativi originali, ripercorre momenti della vita
privata e professionale di Roberto Gabetti - viaggi in Italia e
all'estero sulle orme dei maestri dell'architettura, modellini e
progetti - esprimendo il gusto per la linea, la forma, il
dettaglio, l'armonia, i curiosi accostamenti.
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