"Nonna, sono Marco. Dai i gioielli
alla persona che ti mando, ho bisogno di aiuto": è una delle
tante telefonate con cui i componenti di una organizzazione
criminale con sede in Polonia, e base operativa a Novara,
'agganciava le vittime. Persone anziane, spesso sole, che
credevano davvero di poter aiutare il loro caro, finendo col
consegnare gli ori di famiglia e i risparmi di una vita a
malviventi senza scrupoli.
L'operazione della polizia 'Cara Nonna', 'Droga Babciu' in
polacco, ha portato all'emissione di quattro ordinanze di
custodia cautelare in carcere, tre ai domiciliari e due misure
cautelari dell'obbligo di presentazione alla polizia. Altre
persone sono indagate a piede libero.
Partita nel marzo dello scorso anno, con l'arresto in
flagranza di due truffatori, l'operazione ha portato a scoprire
la centrale dell'organizzazione in Polonia. Da qui partivano le
telefonate alle vittime e il 'gruppo' novarese provvedeva poi a
inviare gli 'esecutori'.
Le indagini, condotte mediante pedinamenti, appostamenti e
complesse attività di intercettazione, rese difficoltose dal
fatto che i 'telefonisti' operavano dall'estero, hanno permesso
di ricostruire la struttura del gruppo criminale e di
individuare una cinquantina di episodi avvenuti, dal gennaio
all'agosto 2020, nelle province di Novara, Vercelli, Como e in
territorio elvetico. Per un bottino di oltre 400 mila euro.
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