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Salizzoni, correttivi o Piemonte allo sbando'

Salizzoni, correttivi o Piemonte allo sbando'

Decano dei trapianti,Regione non ha recuperato criticità fase 1

TORINO, 19 ottobre 2020, 16:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Piemonte non ha approfittato della tregua estiva concessa dal Covid "per recuperare terreno sulle criticità che la fase uno ci aveva mostrato". Lo sostiene Mauro Salizzoni, uno dei piu' importanti e noti trapiantologi italiani, ora in pensione, e vicepresidente Pd del Consiglio regionale del Piemonte, tra le regioni col maggior numero di contagi in questa nuova fase della pandemia. "Escludendo le Rsa, dove la situazione pare sotto controllo, e gli ospedali che per ora reggono - aggiunge interpellato dall'ANSA - su tutto il resto siamo in una situazione a dir poco preoccupante, che rivela criticità organizzative e programmatorie che, se non riusciamo a correggere a breve, ci condurranno allo sbando".
    "Il problema non è la luna di miele di Icardi", dice Salizzoni in merito alla polemica per l'assenza dell'assessore alla Sanità nei giorni scorsi, ma "nel vertice della catena di comando, ovvero un assessore e un direttore generale non all'altezza. Nella fase uno - prosegue il chirurgo - l'inadeguatezza è emersa in modo palese, tanto da dover correre ai ripari affiancando la task force guidata da Ferruccio Fazio e composta da persone esperte e capaci. Ora non so cosa il presidente Cirio dovrà inventarsi per tappare le falle". Per Salizzoni, manca infatti "una chiara regia complessiva da parte dell'assessore". "La giunta non può più pensare di 'tamponare' le sue falle e non credo proprio che nell'area di centrodestra non si riesca a trovare una soluzione adeguata: conosco persone capaci che saprebbero cosa e come fare, credo le conosca anche Cirio".
   

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