Un lavoratore dell'Embraco, Daniele Simoni, da 25 anni operaio presso Riva di Chieri, si è incatenato ai cancelli della fabbrica. "Non voglio mollare, è la mia fabbrica che mi ha dato da mangiare per 25 anni, finché c'e uno spiraglio non mollerò".
Da Bruxelles gli ha risposto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda: "Non molliamo, stiamo lavorando a tutti i livelli, lavoriamo qua, lavoriamo con Invitalia che è partita a fare una mappatura di progetti alternativi per l'industrializzazione, non si molla come è successo in casi di altre crisi prima di questa".
Davanti ai cancelli dell'azienda, a Riva di Chieri, cìè rabbia e delusione. Un centinaio di lavoratori si sono ritrovati alle 8 davanti alla fabbrica. "Serpeggia lo sconforto. I lavoratori sono disgustati dall'atteggiamento dell'azienda e sfiduciati perché non vedono alcun tipo di prospettiva positiva., afferma Dario Basso, segretario generale della Uilm torinese.
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