"Con questo attivo di oggi oltre
che sensibilizzare istituzioni a tutti i livelli non escludiamo
una mobilitazione a settembre prima dei prossimi incontri al
Ministero. Adesso non bisogna più perdere tempo, bisogna passare
ai fatti. Termoli va difesa e protetta". Così Marco Laviano
della Fim-Cisl oggi, a conclusione dell'assemblea dei delegati
dei sindacati metalmeccanici nell'Auditorium del Consorzio
industriale 'Valle Biferno' sulla Gigafactory e Stellantis.
"L'investimento va garantito e blindato per non perdere una
delle più grandi occasioni di lancio industriale ed esempio di
trasformazione a favore dell'elettrico - prosegue Laviano -.
L'attivo unitario dei delegati metalmeccanici oggi aveva uno
scopo chiaro, quello di sensibilizzare il più possibile le
preoccupazioni e le criticità che il settore automotive sta
affrontando in Basso Molise. E' un'azione messa in campo per
sensibilizzare le istituzioni e il tessuto sociale regionale
affinché si comprenda quando la situazione sta diventando
complessa e critica all'indomani del posticipo della
realizzazione della Gigafactory. E' chiaro che oggi noi vorremmo
una massima sinergia da parte di tutti. Non cerchiamo colpevoli
ma alleati. Desideriamo che la politica locale, regionale e
nazionale sia al fianco a noi sindacati e lavoratori".
I sindacati regionali chiedono a Stellantis l'impegno come
socio maggioritario di Acc di governare la situazione venutasi a
creare così delicata e complessa.
"Vorremmo che Acc venga confermata anche per non perdere
l'importante capitale economico di investimento strutturale che
l'Italia avrebbe potuto ricevere dal Pnrr - aggiunge Laviano -.
Perché uno dei più grandi investimenti in termini di prospettive
lavorative potrebbe vedere sfumare le proprie opportunità se
tutti gli attori principali non prendono posizioni chiare.
Chiediamo a Stellantis che si faccia carico di questa
responsabilità. Termoli rimanga strategica in quanto leader dei
motori endotermici nel gruppo Stellantis e addirittura
implementata con nuovi motori per garantire la giusta
transizione. Il tempo che Acc ci sta chiedendo noi lo chiediamo
indietro a Stellantis. Dobbiamo salvaguardare investimenti,
volumi produttivi e occupazione".
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