La Sezione di Campobasso
'A.Vendemiati' dell'Associazione italiana arbitri (Aia),
festeggia 70 anni di attività. Dal 10 dicembre 1950, giorno
dell'Atto costitutivo, generazioni di ragazzi e ragazze sono
cresciute all'interno dell'Associazione, non solo luogo di
formazione arbitrale, ma punto di crescita e di riferimento
personale per chi ha deciso di ricoprire questo ruolo. "Il
nostro - osserva il presidente, Giuseppe Panichella - è un mondo
fatto dalla conoscenza puntuale delle regole, di responsabilità
e di una coscienza degli accadimenti quotidiani. Aver compiuto
70 anni di vita arbitrale rappresenta un rapporto importante per
l'attestazione dei valori umani e sportivi, che va oltre il
momento celebrativo. Oggi ci troviamo per celebrare questo
traguardo prestigioso con più di 150 colleghi tra Osservatori,
Assistenti ed Arbitri che tutte le settimane scendono sui campi
di tutta Italia con il senso di appartenenza e lo spirito di
sacrificio per far sì che le regole siano rispettate, ma anche
come ruolo di educatori al rispetto nel campo come nella vita.
Il traguardo dei 70 anni - prosegue - deve essere uno stimolo a
migliorare sempre ciò che si è costruito ma soprattutto ciò che
si lascerà alle future generazioni. Questo importante obiettivo
deve essere non un punto di arrivo bensì una ripartenza verso
mete nuove ed ambiziose, esempio agli arbitri di ieri e di oggi,
che possano guardare con orgoglio a ciò che è stato costruito
prima di loro, ma soprattutto, a ciò che costruiranno con i loro
traguardi, non solo personali, ma di una Sezione intera". Il 26
ottobre, alle 18, al palazzo della ex Gil di Campobasso, la
cerimonia celebrativa. Tra i partecipanti, il presidente
nazionale Aia, Alfredo Trentalange.
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