(ANSA) - CAMPOBASSO, 01 MAR - A Campobasso soffre il
commercio al dettaglio con un saldo negativo di imprese (-19)
tra il 2019 e il 2021, di cui 6 nel centro storico, più del
doppio (13) quelle situate in altre aree cittadine. In crescita
le attività come alberghi, bar e ristoranti con un saldo
positivo (+19) con 8 nuove imprese nel centro storico e 11 nel
resto della città. È quanto emerge dalla 7/a edizione
dell'Osservatorio sulla demografia d'impresa di Confcommercio
che ha elaborato i dati dell'Istituto Tagliacarne di 110
capoluoghi di provincia. Nel biennio considerato dall'indagine,
migliorano i dati di Isernia con 10 nuove attività nel commercio
al dettaglio, di cui 3 nel centro storico e 7 nella restante
parte della città. Aumentano rispetto al 2019 anche i numeri
relativi ad alberghi, bar e ristoranti (+5), che diminuiscono
nel centro storico (-1) per espandersi nei quartieri (+6).
"È necessario - afferma il presidente di Confcommercio Molise,
Paolo Spina - rafforzare i partenariati con le amministrazioni
locali per la definizione di strategie condivise che possano
contrastare i fenomeni di desertificazione commerciale e
valorizzare il tessuto economico in tutte le sue forme e
funzioni, incluse quelle di attrazione culturale e turistica, di
sostenibilità di quartiere e di innovazione capillare e diffusa,
migliorando, al contempo, la qualità urbana e la coesione
sociale". "Mettiamo a disposizione le nostre esperienze -
commenta il direttore regionale, Irene Tartaglia, per studiare
con le amministrazioni e le istituzioni interessate, modelli di
governance urbana che, con il contributo di chi nelle città vive
e lavora, guardino al medio-lungo termine e siano realmente
capaci di dare risposte concrete all'economia reale e alla vita
quotidiana dei cittadini e degli imprenditori". "Utile in questo
senso utilizzare efficacemente i finanziamenti disponibili -
conclude Spina - a partire dalle opportunità contenute nel Pnrr
per la rigenerazione urbana. ma anche con riferimento alle
ulteriori risorse per le città previste dalla nuova Politica di
coesione 2021-2027". (ANSA).