ANCONA - "Esiste un'altra infrastrutturazione che è quella immateriale: l'info-struttura, che diventa anch'essa strategica, nella semplificazione dei tempi e delle procedure, e molto utile agli operatori, a chi fa viaggiare velocemente le merci e al nostro porto". Così il presidente dell'Autorità portuale di Ancona Rodolfo Giampieri al convegno di presentazione di LISy (Logistic Information System) l'azione pilota dell'Authority nell'ambito del progetto Mednet, finalizzata a rafforzare il dialogo telematico fra tutta la comunità portuale.
"Abbiamo cominciato con lo sdoganamento in mare, grazie all'impegno dell'Ufficio dogane e della Capitaneria di porto", ha ricordato Giampieri. Per la prima volta sono sbarcati dei container le cui pratiche doganali erano già state svolte prima che la nave entrasse in porto: "questo significa - ha spiegato il presidente dell'Ap - che i container scendono in banchina e partono immediatamente. In termini di competizione vuol dire molto, perché si accorciano enormemente i tempi e soprattutto a porti che, come il nostro, hanno retroporti non troppo grandi, si facilita l'entrata e l'uscita delle merci". Il progetto LISy "mette le imprese e tutti gli uffici deputati in rete, in modo tale che le pratiche non siamo più portate fisicamente. Non bisogna aspettare tempi incerti e si evita la movimentazione passiva. Tramite l'informatica, inoltre, si aumenta la velocità ma anche la precisione dei passaggi".
"Penso che tutto questo - ha continuato Giampieri - stia portando lo scalo a una dimensione strategica nazionale e lo stia facendo diventare un porto molto moderno, su cui c'è da ancora da lavorare tanto, ma l'impegno di tutti è molto forte.
E' un porto che deve difendere i suoi 3.000 occupati al giorno e farli diventare di più se ci riesce, che deve ritrovare la sua centralità all'interno della Macroregione Adriatico Ionica, è un porto dove un milione di passeggeri internazionali ogni anno si sposta dall'Italia verso le altre sponde. Un porto con caratteristiche che da marchigiani tenevamo nascoste e che da marchigiani nuovi vorremmo far emergere". Peraltro, ha aggiunto, "i dati del primo trimestre sono veramente notevoli: in un momento come questo, il porto ha aumentato dell'11% i container e del 16% i tir su nave. La lettura di questi dati è che l'autostrada del mare comincia a funzionare e Ancona è un bel casello. C'è voglia di protagonismo positivo". Al convegno hanno preso parte Antonio Cancian, presidente di Rete Autostrade Mediterranee (Ram), capofila del progetto Mednet, Maurizio De Rosa dell'Agenzia delle Dogane, l'ammiraglio Francesco Saverio Ferrara, comandante della Capitaneria di porto di Ancona e direttore marittimo delle Marche e Agostina Zanoli dell'Istat, che ha parlato del controllo dei dati per evitare anomalie. "L'indagine sul trasporto marittimo - ha affermato - è onerosa per i rispondenti e noi ci stiamo attivando per cercare di ridurre l'onere statistico e migliorare la qualità del dato.
Solo raccogliendo tante informazioni, d'altra parte, si può avere un quadro completo. E' importante sapere quali sono le caratteristiche dei vari porti e della movimentazione per poter fare politiche mirate". Il progetto pilota del Port Community system è stato illustrato da Guido Vettorel dell'Authority di Ancona.