Sono partite a San Benedetto
del Tronto (Ascoli Piceno) le attività del progetto Life
European Sharks, con l'obiettivo di coniugare la sopravvivenza
di squali e razze con le attività umane. Ieri una trentina di
militari della Guardia Costiera, provenienti da tutta la costa
marchigiana, ha partecipato nella sede della Capitaneria
sambenedettese al primo corso di formazione sulle specie
protette di pesci cartilaginei previsto nelle Marche dal
progetto europeo, che vede il Corpo delle Capitanerie di Porto
fra i partner beneficiari.
Oggi, alla Casa del Pescatore, è stata la volta dei pescatori
professionisti, già protagonisti negli anni passati di varie
iniziative ambientali come la pulizia dei fondali A Pesca di
Plastica / Clean Sea Life. Un'ottantina di specie di squali,
razze e chimere - gli elasmobranchi - vive in Mediterraneo: dai
grandi squali bianchi ai piccoli gattucci, dai veloci mako ai
palombi, protagonisti di piatti tradizionali come il brodetto
sambenedettese o il cacciucco livornese. Una ricchezza però
seriamente a rischio: il Mediterraneo ha infatti anche la più
alta percentuale di specie minacciate al mondo a causa delle
attività dell'uomo. Una trentina di specie di squali e razze è
ora protetta. Sono tutelate alcune fra le specie più
carismatiche e in declino, come il grande squalo bianco, lo
squalo elefante, il mako e varie altre specie come lo squadro,
la mobula, i pesci chitarra e violino.
Queste e altre specie non possono essere pescate o sbarcate,
e vanno liberate prontamente in caso finiscano accidentalmente
nelle reti e negli ami. Riconoscere le varie specie, però, a
volte non è compito facile nemmeno per gli specialisti. Per
questo European Sharks garantisce la formazione di pescatori
professionisti e degli ispettori della pesca, così che possano
applicare efficacemente le norme europee che tutelano alcuni
elasmobranchi.
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