Tradito dai social. I
militari della Tenenza di Fabriano hanno individuato un
tatuatore che promuoveva la propria attività tramite un profilo
social ed effettuava una vera e propria attività abusiva presso
il suo domicilio in assenza di ogni minimo requisito utile per
poter svolgere una così delicata professione. All'interno della
stanza adibita ai lavori abusivi sono stati rinvenuti strumenti
e attrezzature quali aghi, pistole per tatuaggi e inchiostri che
mettevano a serio rischio la salute dei suoi clienti. La
successiva attività di polizia economico-finanziaria ha permesso
di accertare, mediante l'acquisizione di documentazione detenuta
presso il domicilio e le dichiarazioni rese da diversi clienti,
che il tatuatore esercitava la propria attività da alcuni anni,
pur essendo completamente sconosciuto al fisco. Gli ulteriori
accertamenti hanno permesso di constatare che il tatuatore era
privo sia della segnalazione certificata inizio attività
rilasciata dal Comune che dei requisiti igienico sanitari
previsti dalla legge; pertanto sono state sottoposte a sequestro
le attrezzature pericolose e sono state elevate le conseguenti
sanzioni
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