Una cena che comincia con l'amaro
e finisce con l'antipasto. Passando, in ordine, da frutta,
dolce, contorno, secondo e primo. È questa la formula della Cena
al contrario, la festa organizzata dal movimento giovanile di
Amandola, piccolo centro nell'entroterra fermano, giunta alla
decima edizione e che quest'anno si tiene sabato 31 agosto.
L'idea di questo vero e proprio banchetto è nata quando un
gruppo di amici ha deciso di movimentare la solita cena a casa
per salutarsi alla fine delle vacanze invertendo l'ordine delle
pietanze. Incuriositi dall'insolito menù, negli anni sempre più
ragazzi hanno chiesto di unirsi alla tavola. Fino a che, nel
2012, si è deciso di rendere l'evento pubblico. In quella prima
edizione furono 150 i partecipanti, vestiti per l'occasione "al
contrario", con camicie abbottonate dietro e cravatte sulla
schiena. Da allora i commensali crescono di anno in anno,
nonostante due stop forzati, uno nel 2016, a causa del
terremoto, e uno nel 2020, per la pandemia.
"L'anno scorso siamo arrivati a oltre 500 presenze - spiega
Alberto Annessi, dell'associazione Cacuam, organizzatrice
dell'evento - e quest'anno la cena è già sold out da tempo".
Oltre a essere un'occasione di convivialità e festa per i
giovani del paese, l'evento attira persone dalle province e
dalle città vicine. E non solo. "Gli amandolesi che sono fuori
per studio e lavoro hanno iniziato a spargere la voce -
prosegue Annessi - quindi ormai alla serata prendono parte
persone da tutte le parti d'Italia".
La cena al contrario è quindi diventata un appuntamento
irrinunciabile per concludere le ferie agostane nel piccolo
paese all'ombra dei Sibillini. E per salutare gli amici e darsi
appuntamento alla prossima cena, sempre rigorosamente "al
contrario".
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