/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crisi idrica: Ruggeri (M5s), "Basta rimandare le scelte"

Crisi idrica: Ruggeri (M5s), "Basta rimandare le scelte"

'Necessaria la pulizia degli invasi esistenti'

ANCONA, 19 agosto 2024, 09:32

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Contro la crisi idrica "è necessario concentrare le poche risorse disponibili su una serie di interventi che, nel breve e medio periodo, possano mettere in sicurezza l'approvvigionamento di acqua a scopo idropotabile e irriguo su tutto il territorio regionale, scartando a priori progetti ambientalmente impattanti, che richiedono tempi troppo lunghi ed enormi investimenti, come la realizzazione di una nuova diga". E' quanto afferma la Capogruppo M5s in Consiglio regionale Marta Ruggeri con un comunicato che ripercorre le criticità sottolineando che la regione "sta attraversando una situazione molto difficile riguardo la disponibilità di acqua potabile".
    Ruggeri ricorda che "nella seduta del 5 luglio 2022 furono discusse e approvate all'unanimità dall'Assemblea Legislativa Regionale ben 5 mozioni che avevano come comune denominatore la necessità della pulizia degli invasi, della riduzione delle dispersioni della rete idrica, di un uso parsimonioso e corretto dell'acqua da parte dei cittadini e nelle attività imprenditoriali, in particolar modo nel settore agricolo, e di favorire la raccolta dell'acqua piovana". E segnala "due nuove proposte: la Rete dei Laghi e un depuratore per sfruttare l'acqua dell'invaso della diga di Mercatale di Sassocorvaro, che andrebbe a servire i cittadini di Pesaro e comuni limitrofi".
    Ma, nota Ruggeri "serve invece occuparsi della pulizia degli invasi esistenti, e semmai valutare seriamente il progetto denominato Rete dei Laghi, progetto rilanciato anche dal Presidente del Consiglio regionale Latini con la mozione n. 443 che propone un "coordinamento di tutti i soggetti pubblici interessati per realizzare una serie di laghi in rete".
    Ruggeri segnala "l'insufficiente ricarica delle falde e degli invasi a causa dei sedimenti accumulati in mancanza di una periodica pulizia". E richiama l'allarme "già nell'ottobre 2023" quando la Ciip spa, l'azienda che fornisce l'acqua nel Piceno e nel Fermano a oltre 180 mila utenze, segnalava "un alto rischio di crisi idrica". Inoltre, ricorda Ruggeri "a febbraio 2024 i due gestori del servizio idrico integrato della Provincia di Pesaro e Urbino hanno denunciato lo stato di crisi idrica".
    Una situazione "andata sempre più peggiorando" quando "il 29 giugno 2024 la Ciip spa ha annunciato la sospensione dell'erogazione idrica nelle ore notturne in molte zone delle province di Ascoli Piceno e Fermo. E nell'entroterra pesarese è iniziato l'utilizzo di autocisterne per alimemtare i serbatoi di alcuni Comuni".
    L'esponente M5s ricorda inoltre che "Il 12 luglio la Regione Marche, per voce dell'Assessore Aguzzi, e l'Assemblea dell'Ambito Territoriale Ottimale hanno chiesto ai Comuni della provincia di Pesaro Urbino di emanare una apposita ordinanza rivolta alla limitazione dei prelievi di acqua dal pubblico acquedotto e per un suo uso razionale, al fine di evitare inutili sprechi".
    "Una settimana dopo - sottolinea ancora Ruggeri - è stato il Genio Civile Marche Nord ad emanare un Decreto che dispone la riduzione del 50% dei prelievi da tutti i corsi d'acqua superficiali del territorio pesarese, contestualmente all'invito da parte del Prefetto di Pesaro e Urbino alla riduzione del consumo per finalità non essenziali". Infine "il 2 agosto l'annuncio, da parte dell'Assessore Aguzzi, dell'apertura prima del Pozzo di Sant'Anna, nel Comune di Fossombrone, e poi del pozzo del Burano, che tanto fa discutere da anni".
    La capogruppo sottolinea poi come "l'eccessivo ricorso alle acque strategiche di origine minerale del Pozzo del Burano" è stato "uno fra i temi più rilevanti utilizzati dai candidati dello schieramento di centrodestra della Provincia di Pesaro e Urbino, nella campagna elettorale che portò l'attuale maggioranza al Governo della Regione". Inoltre, denuncia "quest'anno, per la prima volta nella sua storia, lo si apre con i rubinetti al massimo, per un consumo di 300 litri al secondo. Peggio della gestione dell'amministrazione regionale precedente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza