Tenta il suicidio gettandosi
dall'impalcatura di una palazzina in un quartiere del centro di
Ancona, in salvo grazie al paziente lavoro di persuasione,
durato circa tre ore, di vigili del fuoco e poliziotti che hanno
evitato la tragedia.
E' accaduto oggi quando una donna di 40 anni è salita fino al
terzo piano dell'impalcatura del suo palazzo mimacciando di
buttarsi nel vuoto.
L'allarme è partito poco dopo le 13.30. In forte stato
depressivo la 40enne, è salita al primo piano per poi spostarsi
fino al terzo da dove ha telefonato al fidanzato, che non le ha
risposto. La donna, sempre in una posizione di pericolo ha fatto
una video chiamata alla madre che si trova all'estero.
Nel frattempo un vigile del fuoco, del Gruppo speleo alpino
fluviale (Saf), attrezzato con l'imbragatura, l'ha raggiunta dal
retro dell'impalcatura, mentre altri due pompieri e due
poliziotti cercavano di distrarre la donna facendola sedere con
la scusa di passargli un oggetto. E' stato quello il momento in
cui il pompiere è riuscito ad avvicinarla bloccandola evitando
che compiesse il gesto estremo.
La 40enne è stata immobilizzata su una tavola spinale ed
evacquata all'interno della barella toboga, tramite l'autoscala,
e consegnata agli operatori del 118 e della Croce rossa che
attendevano a terra che gli hanno assicurato la prima assistenza
sanitaria. In ambulanza è stata portata in pronto soccorso,
all'ospedale di Torrette per un controllo medico. Il salvataggio
si è concluso dopo le 16.
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