I droni sentinelle contro gli
incendi boschivi nel Parco del Conero non disturbano il Falco
Pellegrino. La Direzione Protezione Civile e Sicurezza del
Territorio della Regione Marche in sinergia con l'Ente Parco
Regionale del Conero, nell'ambito della Campagna Antincendio
Boschivo durante il periodo di pericolosità incendi boschivi (1
luglio-15 settembre), ha avviato un'attività sperimentale di
avvistamento incendi con utilizzo di Droni nel territorio del
Parco del Conero a supporto delle squadre antincendio di pronto
intervento (Nos) e di avvistamento mobili operative all'interno
dei 6mila ettari dell'area protetta. Lo rende noto il Parco del
Conero.
L'Ente parco ha per questo rilasciato l'autorizzazione al
sorvolo in aree boscate del Monte Conero appartenenti a siti di
interesse comunitario della Rete Natura 2000. L'attività di
avvistamento incendi con droni viene infatti svolta nel rispetto
di tutte le norme di tutela che regolano le attività di sorvolo
all'interno del Parco. In particolare, sono state escluse
possibili interferenze negative sulle specie di interesse
comunitario di Falco Pellegrino nidificante sulla falesia del
Conero e del Succiacapre, uccello notturno.
L'organizzazione di volontariato impegnata nell'attività è il
Nucleo Operativo Aereo (Noa Odv), specializzata nell'utilizzo
dei droni, e dispone di tutte le abilitazioni e del
riconoscimento di equiparazione dei propri velivoli a velivoli
di Stato. L'organizzazione ed i volontari impiegati operano
dietro attivazione della Direzione Protezione Civile e Sicurezza
del Territorio della Regione Marche e in diretto contatto con la
Sala Operativa Unificata Permanente regionale.
Il drone utilizzato è del tipo M30T, dotato di termocamera ad
alta risoluzione, zoom 200x, puntatore laser e software
progettati per la ricerca di incendi. È molto importante poter
individuare fonti di calore anomale ancora prima che diventino
incendi. Una volta individuata l'anomalia termica il pilota
effettua una verifica con zoom trasmettendo, in caso di
accertamento positivo, le immagini in tempo reale e le
coordinate alla sala operativa. Da lì poi parte tutta la
procedura di pronto intervento coinvolgendo le autorità preposte
e l'Ente parco.
"Si tratta di un progetto per ora sperimentale che segna un
deciso passo avanti nella prevenzione degli incendi - sottolinea
Presidente del Parco del Conero, Luigi Conte -. La tutela e la
conservazione di quest'area protetta, autentico scrigno di
biodiversità, sono la nostra priorità". Inoltre, spiega Conte
"La collaborazione con la Regione Marche e il prezioso
contributo di volontari altamente qualificati ci consentono di
utilizzare strumenti d'avanguardia per proseguire l'attività di
tutela del territorio dagli incendi che deve passare, tuttavia,
necessariamente per il senso civico e di responsabilità di tutti
i fruitori del Parco a rispettare le norme e i divieti e a non
porre in essere comportamenti che possano provocare inneschi
anche accidentali".
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