Una tecnica endoscopica avanzata
che, dal Giappone, è stata attuata dall'Ast di Pesaro e Urbino
su una giovane paziente con perforazione spontanea esofagea per
acalasia, uno stato con contrazioni ritmiche assenti o
compromesse. Un disordine motorio grave. La tecnica, che prende
il nome di Per-Oral Endoscopic Myotomy (POEM), è una metodica
innovativa ed è stata adottata ed eseguita per la prima volta
nelle Marche a giugno scorso. Prevede l'esecuzione di miotomia
esofagea per via endoscopica (una sezione delle fibre
muscolari), evitando quindi l'incisione cutanea necessaria
nell'atto chirurgico convenzionale.
"Offrire prestazioni di livello avanzato e all'avanguardia
nell'ambito dell'endoscopia - osserva Alberto Carelli, direttore
generale Ast Pesaro e Urbino - ci consente di elevare la qualità
dei nostri servizi grazie alla presenza di professionisti
adeguatamente formati e sempre attenti alle nuove frontiere
della medicina. Un approccio multidisciplinare è la garanzia di
trattamenti sicuri e di qualità".
La procedura innovativa è stata eseguita da Antonio Ciccone,
specialista della Gastroenterologia dell'Ast di Pesaro e Urbino,
diretta da Antonella Scarcelli, ed è stata possibile grazie alla
stretta collaborazione con lo staff della Chirurgia generale di
Alberto Patriti.
"Si è riusciti ad eseguire una sutura in laparoscopia della
regione esofagea perforata che ha scongiurato il rischio di
mediastinite mortale - spiega Scarcelli, direttrice del reparto
di Gastroenterologia - ed ha salvato la vita della paziente. In
considerazione della sua giovane età, dopo una valutazione
multidisciplinare, si è optato per l'intervento conservativo
finalizzato alla risoluzione della acalasia con la tecnica
endoscopica avanzata Poem. I vantaggi della metodica sono, oltre
alla mini-invasività, il minore dolore postoperatorio, e le
scarse aderenze, senza pregiudicare un eventuale intervento
chirurgico laparoscopico nei casi di insuccesso endoscopico".
L'acalasia è un disordine motorio raro, con un'incidenza di
circa 1/100.000 e un tasso di prevalenza di 1/10.000, che può
presentarsi senza distinzione di genere a tutte le età, con due
picchi di incidenza vicino ai 25 e ai 60 anni.
"Risultati come questi - osserva Filippo Saltamartini,
assessore regionale alla Sanità e vice presidente della giunta -
testimoniano i progressi costanti compiuti dalla sanità
marchigiana nel garantire trattamenti sempre migliori e
all'avanguardia ai cittadini".
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