Una donna di circa 35 anni
perseguitava l'ex compagna, con la quale aveva avuto una
relazione sentimentale durata diversi anni, con messaggi vocali,
sms e chiamate insistenti e minacciose; destinatari di queste
condotte moleste erano anche colleghi e amici della parte
offesa. Per questo motivo nei confronti della 35enne, già
destinataria di un'altra misura di prevenzione, il questore di
Ancona Cesare Capocasa ha emesso un provvedimento di ammonimento
per stalking.
In una occasione la destinataria dell'ammonimento, aveva
minacciato la ex di farle perdere il lavoro e di rovinarla, fino
a paventare di mandarla in cura per l'ansia che le sarebbe
riuscita a causare. Ciò aveva costretto la perseguitata a
cambiare abitudini di vita e a non frequentare più determinate
zone. La donna, esasperata da questi atteggiamenti vessatori,
aveva chiesto aiuto ai poliziotti della Divisione Anticrimine
della Questura che, in tempi rapidi, l'hanno aiutata ad uscire
da questa situazione, garantendole una tutela rapida ed
efficace. La misura dell'ammonimento, ricorda la Questura,
"costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il
fenomeno della violenza domestica e dello stalking, per evitare
che degeneri in condotte estreme, a volte con esiti drammatici.
Per azionare questo tipo di tutela la segnalazione non deve
necessariamente provenire dalla vittima del reato ma chiunque
sia a conoscenza di situazioni di questa gravità, può segnalare
alle Forze dell'Ordine i maltrattamenti subiti dalla vittima,
per scongiurare eventi lesivi.
Nella prima metà del 2023, ricorda la Questura, erano stati
emessi solo 17 provvedimenti di ammonimento riferibile a
condotte di stalking. Nel 2024 e fino ad oggi, sono stati emessi
41 provvedimenti di questo tipo, dunque con un trend in netta
crescita, superando così i 38 ammonimenti emessi in tutto il
2023. Nei casi in cui c'è stato l'ammonimento, non si sono
registrate recidive a conferma dell'efficacia come deterrente
nei confronti degli autori delle condotte. Come viene comunicato
anche al destinatario della misura all'atto della notifica, se
un soggetto ammonito continui a vessare la parte lesa, la
condotta diventa perseguibile dall'Ufficio di Polizia, senza
necessità di querela della vittima.
"Noi ci siamo sempre. - ribadisce il questore Capocasa - Il
ruolo decisivo ora spetta alla comunità: tanto più una donna si
sentirà protetta nel contesto in cui vive, tanto più capirà che
uno schiaffo, un' offesa ricevuta, una minaccia sono solo i
prodromi e che rivolgersi alla Polizia non è un atto di cui aver
timore o vergognarsi, ma la giusta, efficace soluzione ad una
spirale di violenza o di persecuzione subìta e che deve essere
interrotta, prima che degeneri."
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