La carenza idrica sta
diventando preoccupante nella provincia di Ascoli Piceno. Lo
ricorda anche il prefetto Sante Copponi che, in una circolare
indirizzata a tutti i sindaci, riporta la comunicazione della
Ciip (gestore delle acque per le province anche per la provincia
di Fermo), secondo cui si registra "una riduzione delle portate
erogate dalle sorgenti principali, rispetto allo stesso periodo
del 2023, di circa 200 litri al secondo".
Inoltre, secondo le ultime previsioni dell'Osservatorio sugli
utilizzi Idrici dell'Autorità di bacino Distrettuale
dell'Appennino Centrale, per i comuni facenti parte dell'Ambito
Territoriale Ottimale n. 5 Marche Sud "risulta evidente che
l'ulteriore mancanza di precipitazioni significative potrà in
breve aggravare lo scenario di severità verso un livello Alto".
L'invito alla popolazione è di fare un corretto e
parsimonioso utilizzo dell'acqua negli ambiti domestici,
agricoli e industriali: i cittadini devono limitare l'utilizzo
dell'acqua alle esigenze igienico - potabili. Saranno svolti
adeguati controlli sul rispetto di questa elementare regola di
civile convivenza. Un allarme fatto proprio dai vertici Ciip
tenuto conto non solo della scarsità delle precipitazioni, ma
anche delle gravi conseguenze derivate dal terremoto del 2016
che ha gravemente diminuito la portata dell'acquedotto di
Pescara del Tronto. Il pericolo è dover ricorrere a chiusure
notturne dei serbatoi che, in ogni caso, non riguarderanno
località della costa picena e fermana per non creare disagi ai
turisti.
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