La Lega anti caccia (Lac), con altre associazioni ambientaliste della Regione Marche, annuncia che sarà presentato ricorso al Tar e in ogni sede legale, contro il nuovo calendario venatorio approvato dalla Regione.
Lo annuncia Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche, denunciando che oltre alla tortora, è stata riconfermata fra le specie cacciabili anche la moretta, nonostante l'Ispra ne raccomandasse l'esclusione, in quanto facilmente confondibile con la rarissima moretta tabaccata.
"Il via libera alla caccia, con il nuovo calendario venatorio 2024-2025, approvato (seconda Regione in Italia in ordine di tempo e con largo anticipo rispetto agli anni passati) inserisce la tortora come specie cacciabile, con 2 giornate in pre-apertura a partire dal 1 settembre, malgrado la Commissione Europea e l'Ispra avessero invece indicato di escluderla, essendo la specie in forte declino numerico".
La Lac vede altre "forzature" introdotte dalla Giunta regionale come "il prolungamento del limite di caccia a turdidi e beccaccia, riportato al 30 gennaio e la conferma delle 5 giornate di preapertura ad anatidi e colombaccio, disattendendo in questo caso i 'Key Concepts' europei, che stabiliscono i periodi di riproduzione e di migrazione pre-nuziale degli uccelli".
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