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Pm Milano, 'da Impagnatiello rischio serialità'

Pm Milano, 'da Impagnatiello rischio serialità'

Anche l'altra donna avrebbe rischiato di essere aggredita

MILANO, 11 novembre 2024, 11:04

Redazione ANSA

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"Gli psichiatri sentiti in questo processo hanno bene spiegato il rischio di serialità. Il primo omicidio è disordinato, gli altri sono più razionali e organizzati". Così la pm Alessia Menegazzo in uno dei passaggi della requisitoria nel processo a carico di Alessandro Impagnatiello per aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, spiegando che avrebbe rischiato di essere aggredita anche la donna con cui l'ex barman aveva una relazione parallela e dalla quale era andato poco dopo l'omicidio. "Quella sera - ha detto -, in modo ostinato, l'imputato insiste, dicendole che il figlio di Giulia non era suo. Insiste anche dopo averla ammazzata.
    Ostinato, ribadisce che la compagna ha seri problemi psichici.
    Tutto ciò dopo che l'aveva barbaramente uccisa".
    La pm ha poi spiegato che "Impagnatiello disse a un collega che non ci sarebbero più stati ostacoli alla sua relazione con l'altra donna, questo è il movente dell'omicidio, Giulia e Tiago erano diventati per lui degli ostacoli". Lo ha spiegato la pm Alessia Menegazzo nella requisitoria nel processo sull'omicidio di Giulia Tramontano. L'ex barman, ha aggiunto, "tentò anche di ridurla in cenere", cercando di bruciare il corpo nella vasca da bagno.
   

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