Il "riconoscimento" fotografico da
parte delle presunte vittime si è rivelato "del tutto
inaffidabile" e non sono stati "minimamente" effettuati
"doverosi approfondimenti di indagine". Così l'inchiesta su
quella rapina invece che focalizzarsi "nell'ambiente del piccolo
spaccio", ossia su altri, si è incentrata sulla "stravagante
impresa di un ricco rapper disturbato" e si è arrivati così ad
un'assoluzione per assenza di prove.
Lo scrive la terza penale della Corte d'Appello di Milano
nelle motivazioni della sentenza con cui a luglio ha assolto
"per non aver commesso il fatto" il noto trapper 23enne Baby
Gang, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, difeso dall'avvocato Niccolò
Vecchioni e che era imputato, assieme ad un amico (pure lui
assolto), per una presunta rapina nel 2021 nei confronti di due
ragazzi a Vignate, nel Milanese. Era stato arrestato e in primo
grado con rito abbreviato era stato condannato a 4 anni e 10
mesi.
Nelle motivazioni i giudici (Peragallo-Puccinelli-Gargiulo)
spazzano via il quadro accusatorio e la sentenza di primo grado,
partendo dal riconoscimento "fallace" dei due giovani che
tirarono in ballo il trapper da milioni di follower e in testa
alle classifiche. Un quadro probatorio lacunoso, secondo la
Corte, per il quale non serve neanche approfondire l'argomento
difensivo che sosteneva che il trapper non avesse un "movente"
per compiere la rapina, anche perché aveva appena firmato "un
contratto assai remunerativo" con una major. Quel giorno il
cantante era da un'altra parte, ha sempre sostenuto la difesa, e
stava andando a Rimini ad esibirsi.
Nel frattempo, gli stessi giudici hanno depositato anche le
motivazioni della sentenza con cui, sempre a luglio, hanno
dimezzato da 5 anni e 2 mesi a 2 anni 9 mesi la condanna per
Baby Gang nell'abbreviato con al centro la sparatoria, avvenuta
nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 vicino a corso Como,
nella movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi. E'
caduta per lui e altri tre imputati l'accusa di rapina, perché
"non avrebbero potuto prevedere che in quel momento Saida",
ossia l'altro trapper Simba La Rue (pena ridotta da 6 anni e 4
mesi a 4 anni e 6 mesi), "derubasse con violenza" uno dei
senegalesi.
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